La Passio s. Luxorii è un testo molto breve dedicato alla storia del supplizio di s. Lussorio, martire cristiano, probabilmente di origine sarda, certamente vissuto in Sardegna, come provano i toponimi e le iscrizioni rinvenuti in tutta l’isola, al tempo delle persecuzioni dei cristiani ordinate dagli imperatori romani Diocleziano e Massimiano, tra il III e il IV secolo. Purtroppo non tutti i dati storici e geografici fornitici dall’anonimo autore trovano un riscontro oggettivo. E’ dunque lecito supporre che col passare dei secoli gli elementi leggendari si siano intrecciati alla verità storica deformandola. A cominciare dal nome di Lussorio, che in alcuni manoscritti subisce varie alterazioni, passando da Luxorius, la forma originale, a Ruxorius e a Ruxurius, confondendosi con Rossore, santo pisano, di cui esiste nella provincia toscana una ricca tradizione toponomastica, ma che originariamente doveva coincidere con Lussorio sardo, come provato da una leggenda. La Passio s. Luxorii, per il cui testo si fa riferimento alla BHL 5092, 5092b, 5092c e BHL Nov. Suppl. 5092, è tramandata da nove manoscritti che vanno dall’XI al XVII secolo, i cui testi, che probabilmente discendono da un archetipo comune, risultano spesso parafrasati o riscritti ex novo, essendo stati soggetti nel corso dei secoli a vari rimaneggiamenti che hanno prodotto una coincidenza solo nell’articolazione e nella disposizione temporale degli eventi, e sostanzialmente nel contenuto. Per questo motivo è stato necessario redigere due edizioni differenti che tenessero conto delle peculiarità dei due rami principali della tradizione.
Le passioni latine di S. Lussorio, martire in Sardegna. Classificazione e edizione dei testi
TUZZO, Sabina
2008-01-01
Abstract
La Passio s. Luxorii è un testo molto breve dedicato alla storia del supplizio di s. Lussorio, martire cristiano, probabilmente di origine sarda, certamente vissuto in Sardegna, come provano i toponimi e le iscrizioni rinvenuti in tutta l’isola, al tempo delle persecuzioni dei cristiani ordinate dagli imperatori romani Diocleziano e Massimiano, tra il III e il IV secolo. Purtroppo non tutti i dati storici e geografici fornitici dall’anonimo autore trovano un riscontro oggettivo. E’ dunque lecito supporre che col passare dei secoli gli elementi leggendari si siano intrecciati alla verità storica deformandola. A cominciare dal nome di Lussorio, che in alcuni manoscritti subisce varie alterazioni, passando da Luxorius, la forma originale, a Ruxorius e a Ruxurius, confondendosi con Rossore, santo pisano, di cui esiste nella provincia toscana una ricca tradizione toponomastica, ma che originariamente doveva coincidere con Lussorio sardo, come provato da una leggenda. La Passio s. Luxorii, per il cui testo si fa riferimento alla BHL 5092, 5092b, 5092c e BHL Nov. Suppl. 5092, è tramandata da nove manoscritti che vanno dall’XI al XVII secolo, i cui testi, che probabilmente discendono da un archetipo comune, risultano spesso parafrasati o riscritti ex novo, essendo stati soggetti nel corso dei secoli a vari rimaneggiamenti che hanno prodotto una coincidenza solo nell’articolazione e nella disposizione temporale degli eventi, e sostanzialmente nel contenuto. Per questo motivo è stato necessario redigere due edizioni differenti che tenessero conto delle peculiarità dei due rami principali della tradizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.