Nella seconda metà del XVII secolo la Francia possedeva nel continente nord americano, e in parte nelle Antille, un insieme di territori funzionali a quell’idea di “grandeur” perseguita da Luigi XIV e da ministri come Jean Baptiste Colbert. Tra i prodotti più commercializzati vi era lo zucchero la cui domanda nel Vecchio Continente cresceva in maniera esponenziale. La coltivazione della canna da zucchero e la continua necessità di manodopera fece affluire nelle colonie francesi d’oltremare un numero sempre crescente di schiavi dall’Africa. Si creò una società di stampo feudale con un limitato numero di coloni bianchi e una massa indistinta di schiavi che andava regolamentata. Fu per questo che agli inizi degli anni 80 del XVII secolo, su impulso del ministro Colbert, venne predisposta una serie di regolamenti che presero il nome di Code noir. Il primo Code noir vide la luce nel 1685 (quando Colbert era già morto) e i 60 articoli di cui era composto dovevano servire, nelle intenzioni della corona, a regolamentare l’afflusso, la vendita, l’acquisto e la vita degli schiavi neri, nonché la loro punizione ed eventualmente il loro perdono.
Codici Neri e legislazione schiavista nelle colonie francesi e spagnole d'oltremare (secoli XVI-XIX).
PATISSO, GIUSEPPE
2006-01-01
Abstract
Nella seconda metà del XVII secolo la Francia possedeva nel continente nord americano, e in parte nelle Antille, un insieme di territori funzionali a quell’idea di “grandeur” perseguita da Luigi XIV e da ministri come Jean Baptiste Colbert. Tra i prodotti più commercializzati vi era lo zucchero la cui domanda nel Vecchio Continente cresceva in maniera esponenziale. La coltivazione della canna da zucchero e la continua necessità di manodopera fece affluire nelle colonie francesi d’oltremare un numero sempre crescente di schiavi dall’Africa. Si creò una società di stampo feudale con un limitato numero di coloni bianchi e una massa indistinta di schiavi che andava regolamentata. Fu per questo che agli inizi degli anni 80 del XVII secolo, su impulso del ministro Colbert, venne predisposta una serie di regolamenti che presero il nome di Code noir. Il primo Code noir vide la luce nel 1685 (quando Colbert era già morto) e i 60 articoli di cui era composto dovevano servire, nelle intenzioni della corona, a regolamentare l’afflusso, la vendita, l’acquisto e la vita degli schiavi neri, nonché la loro punizione ed eventualmente il loro perdono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.