La gravidanza e il puerperio sono condizioni fisiologiche e comportano cambiamenti e modificazioni, di ordine somatico, psicologico e relazionale, che sono vissute come esperienze tipiche ed irripetibili alle quali la donna ed il suo contesto si adattano con modalità ormai collaudate nel repertorio dei comportamenti definiti normali. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, la gravidanza ed il puerperio decorrono come eventi assolutamente normali e si associano a esperienze positive. Tuttavia, può accadere che la gravidanza ed il puerperio si correlino ad abnormi livelli di ansia e di depressione, tanto che per alcune donne l’esperienza di mettere al mondo un figlio può essere psicologicamente traumatizzante. Tale evenienza si può verificare, anche se non esclusivamente, nei casi in cui il concepimento, la gravidanza e il parto sono caratterizzati da difficoltà di natura medica (per esempio, quando la gravidanza segue un lungo periodo di infertilità o è caratterizzata da difficoltà ginecologiche o quando il parto può comportare difficoltà ostetriche). In alcuni casi, l’ansia e la depressione legate al concepimento, alla gravidanza ed al puerperio non sono affatto lievi e transitorie, ma si trasformano, per durata ed entità, in veri e propri disturbi di interesse psichiatrico. In questo caso, la gravidanza ed il puerperio costituiscono, ovviamente, esperienze nettamente negative, in particolare per la madre e per il figlio, e rappresentano occasioni e momenti di rischio per la loro salute. Dal punto di vista clinico, bisogna considerare la duplice possibilità che la gravidanza ed il puerperio siano considerate alla stregua di cause vere e proprie di disturbi psichici ovvero che slatentizzino condizioni psicopatologiche latenti o che aggravino quelle esistenti. Questa problematica, nonostante l’importanza del tutto evidente delle sue ripercussioni sulla salute, trova adeguata trattazione solo in ambito medico e viene quasi del tutto ignorata da altri settori scientifici; in definitiva, sembra che non venga dedicata la necessaria attenzione alla gravidanza e al puerperio da parte di quelle figure professionali (educatori, assistenti sociali, psicologici) che potrebbero svolgere un’utile azione di prevenzione e di diagnosi precoce prima che il problema assuma connotazioni francamente patologiche.

Gravidanza e puerperio.Rischio psicopatologico e strategie di intervento

GRECO, Oronzo Antonio
2008-01-01

Abstract

La gravidanza e il puerperio sono condizioni fisiologiche e comportano cambiamenti e modificazioni, di ordine somatico, psicologico e relazionale, che sono vissute come esperienze tipiche ed irripetibili alle quali la donna ed il suo contesto si adattano con modalità ormai collaudate nel repertorio dei comportamenti definiti normali. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, la gravidanza ed il puerperio decorrono come eventi assolutamente normali e si associano a esperienze positive. Tuttavia, può accadere che la gravidanza ed il puerperio si correlino ad abnormi livelli di ansia e di depressione, tanto che per alcune donne l’esperienza di mettere al mondo un figlio può essere psicologicamente traumatizzante. Tale evenienza si può verificare, anche se non esclusivamente, nei casi in cui il concepimento, la gravidanza e il parto sono caratterizzati da difficoltà di natura medica (per esempio, quando la gravidanza segue un lungo periodo di infertilità o è caratterizzata da difficoltà ginecologiche o quando il parto può comportare difficoltà ostetriche). In alcuni casi, l’ansia e la depressione legate al concepimento, alla gravidanza ed al puerperio non sono affatto lievi e transitorie, ma si trasformano, per durata ed entità, in veri e propri disturbi di interesse psichiatrico. In questo caso, la gravidanza ed il puerperio costituiscono, ovviamente, esperienze nettamente negative, in particolare per la madre e per il figlio, e rappresentano occasioni e momenti di rischio per la loro salute. Dal punto di vista clinico, bisogna considerare la duplice possibilità che la gravidanza ed il puerperio siano considerate alla stregua di cause vere e proprie di disturbi psichici ovvero che slatentizzino condizioni psicopatologiche latenti o che aggravino quelle esistenti. Questa problematica, nonostante l’importanza del tutto evidente delle sue ripercussioni sulla salute, trova adeguata trattazione solo in ambito medico e viene quasi del tutto ignorata da altri settori scientifici; in definitiva, sembra che non venga dedicata la necessaria attenzione alla gravidanza e al puerperio da parte di quelle figure professionali (educatori, assistenti sociali, psicologici) che potrebbero svolgere un’utile azione di prevenzione e di diagnosi precoce prima che il problema assuma connotazioni francamente patologiche.
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