Questo intervento di M. Forcina dà conto del lavoro storiografico di Maria Luisa Ciccarese, in particolare di due lavori: uno dedicato a Gioacchino Volpe, l’altro a Giovanni Gentile. In sostanza, afferma Forcina, si tratta di due intellettuali che hanno attraversato, pur con ruoli diversi ma comunque di primario livello, decenni della storia italiana, in un periodo controverso. Un filo rosso che pare accomunare i due intellettuali è il tema della religione o della religiosità. Addentrandosi nella storiografia relativa al personaggio che era stato più visibile e decisivo, nel saggio/recensione è ribadito che quello che rifiuta Gentile, è sicuramente una origine e struttura contrattualistica dello Stato, a fronte di una visione e natura etico-politica dello stesso. Le conclusioni di M. Forcina sono a vantaggio di questi studi che dimostrano come sia possibile parlare sine ira et studio anche di periodi e di personaggi discussi, dopo decenni nei quali i veti di una cultura politica demonizzante aveva impedito di fatto una ricostruzione pensata, equilibrata, serena, riguardo a periodi certamente duri e controversi.

Le penombre che abbiamo attraversato. Gentile nella storiografia politica di M. L. Cicalese

FORCINA, Marisa
2006-01-01

Abstract

Questo intervento di M. Forcina dà conto del lavoro storiografico di Maria Luisa Ciccarese, in particolare di due lavori: uno dedicato a Gioacchino Volpe, l’altro a Giovanni Gentile. In sostanza, afferma Forcina, si tratta di due intellettuali che hanno attraversato, pur con ruoli diversi ma comunque di primario livello, decenni della storia italiana, in un periodo controverso. Un filo rosso che pare accomunare i due intellettuali è il tema della religione o della religiosità. Addentrandosi nella storiografia relativa al personaggio che era stato più visibile e decisivo, nel saggio/recensione è ribadito che quello che rifiuta Gentile, è sicuramente una origine e struttura contrattualistica dello Stato, a fronte di una visione e natura etico-politica dello stesso. Le conclusioni di M. Forcina sono a vantaggio di questi studi che dimostrano come sia possibile parlare sine ira et studio anche di periodi e di personaggi discussi, dopo decenni nei quali i veti di una cultura politica demonizzante aveva impedito di fatto una ricostruzione pensata, equilibrata, serena, riguardo a periodi certamente duri e controversi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/300698
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