Le poesie di Girolamo Cicala, edite postume per iniziativa del fratello Simone nel 1649 per i tipi di Pietro Micheli, si inquadrano nella tradizione umanistica pugliese. L'opera è strutturata in due sezioni con suddivisioni interne, presenta spunti autobigrafici da cui si rileva anche il percorso formativo (musica, scherma, poesia, equitazione)conforme a quello seguito dalla gioventù letterata dell'epoca (e a tal proposito vanno ricordati i ventitré madrigali scritti con Diego Personè), ed è dedicata alla città di Lecce, agli ordini dei nobili, al popolo e al governo della città. Leone esamina le caratteristiche prevalenti delle liriche ed evidenzia la scelta della cicala per il gioco di parole con il cognome dell'autore, ma anche per indicare la levità della sua poesia.
Titolo: | Barocco leccese e poesia neo-latina: i Carmina (1649) di Girolamo Cicala (1599-1643) |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2006 |
Rivista: | |
Abstract: | Le poesie di Girolamo Cicala, edite postume per iniziativa del fratello Simone nel 1649 per i tipi di Pietro Micheli, si inquadrano nella tradizione umanistica pugliese. L'opera è strutturata in due sezioni con suddivisioni interne, presenta spunti autobigrafici da cui si rileva anche il percorso formativo (musica, scherma, poesia, equitazione)conforme a quello seguito dalla gioventù letterata dell'epoca (e a tal proposito vanno ricordati i ventitré madrigali scritti con Diego Personè), ed è dedicata alla città di Lecce, agli ordini dei nobili, al popolo e al governo della città. Leone esamina le caratteristiche prevalenti delle liriche ed evidenzia la scelta della cicala per il gioco di parole con il cognome dell'autore, ma anche per indicare la levità della sua poesia. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/110815 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |