Nell’Appendice Zur Kants Metaphsik der Sitten agli Appunti di filosofia su Empedocle del 1910, Michelstaedter affronta, in modo conciso, e aggiungo, sarcastico, le risposte della “sapienza kantiana” alle questioni morali, facendo nascere da esse nuove domande sulla genesi della morale: dalla domanda “quale origine abbia propriamente il bene e il male” a quella, più opportuna, di “quale valore abbiano in se stessi”. L’imperativo categorico kantiano è per Michelstaedter occasione di percorrere con nuovi interrogativi, con nuovi occhi l’immensa, lontana e così nascosta regione della morale, della morale realmente esistita, realmente vissuta, quella zona dal colore grigio, il documentato, l’effettivamente verificabile. In tale lavoro il riferimento alle parole di Nietzsche rileva l’accostamento di Michelstaedter alla filosofia del Tedesco.
Michelstaedter e Nietzsche: L’Umwertung dell’imperativo kantiano, “Segni e Comprensione”
DE LEO, DANIELA
2005-01-01
Abstract
Nell’Appendice Zur Kants Metaphsik der Sitten agli Appunti di filosofia su Empedocle del 1910, Michelstaedter affronta, in modo conciso, e aggiungo, sarcastico, le risposte della “sapienza kantiana” alle questioni morali, facendo nascere da esse nuove domande sulla genesi della morale: dalla domanda “quale origine abbia propriamente il bene e il male” a quella, più opportuna, di “quale valore abbiano in se stessi”. L’imperativo categorico kantiano è per Michelstaedter occasione di percorrere con nuovi interrogativi, con nuovi occhi l’immensa, lontana e così nascosta regione della morale, della morale realmente esistita, realmente vissuta, quella zona dal colore grigio, il documentato, l’effettivamente verificabile. In tale lavoro il riferimento alle parole di Nietzsche rileva l’accostamento di Michelstaedter alla filosofia del Tedesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.