Ripercorsa l’evoluzione di cui è stato protagonista il principio di ragionevolezza nella giurisprudenza costituzionale, sino agli approdi più recenti in punto di applicazione retroattiva della lex mitior e di sindacato delle norme penali di favore, l’Autore formula un'ipotesi ricostruttiva che visualizza uno scenario dove alcuni principi, tradizionalmente assunti come precipua fisionomizzazione del ''volto costituzionale'' dell'illecito penale, diventano criteri di misura già della ragionevolezza dell'illecito punitivo-afflittivo (personalità, determinatezza, proporzione), a prescindere dalla “etichetta formale”, mentre altri - segnatamente, la necessaria offensività di un bene di rilievo costituzionale - rappresentano presupposto peculiare di ragionevolezza al cospetto del solo illecito, sostanzialmente e formalmente, penale. Alla stregua di una simile prospettazione della ragionevolezza, quale principio modulare e concentrico, ne vengono individuate le possibili implicazioni, evidenziandosi, in particolare, i non trascurabili riflessi sul fronte della giustiziabilità di taluni principi garantistici che, tendenzialmente ridotti a semplici criteri argomentativi, potrebbero, per l’effetto, vedersi restituito vigore dimostrativo.
Titolo: | Attualità e prospettive del controllo di ragionevolezza in materia penale |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2007 |
Rivista: | |
Abstract: | Ripercorsa l’evoluzione di cui è stato protagonista il principio di ragionevolezza nella giurisprudenza costituzionale, sino agli approdi più recenti in punto di applicazione retroattiva della lex mitior e di sindacato delle norme penali di favore, l’Autore formula un'ipotesi ricostruttiva che visualizza uno scenario dove alcuni principi, tradizionalmente assunti come precipua fisionomizzazione del ''volto costituzionale'' dell'illecito penale, diventano criteri di misura già della ragionevolezza dell'illecito punitivo-afflittivo (personalità, determinatezza, proporzione), a prescindere dalla “etichetta formale”, mentre altri - segnatamente, la necessaria offensività di un bene di rilievo costituzionale - rappresentano presupposto peculiare di ragionevolezza al cospetto del solo illecito, sostanzialmente e formalmente, penale. Alla stregua di una simile prospettazione della ragionevolezza, quale principio modulare e concentrico, ne vengono individuate le possibili implicazioni, evidenziandosi, in particolare, i non trascurabili riflessi sul fronte della giustiziabilità di taluni principi garantistici che, tendenzialmente ridotti a semplici criteri argomentativi, potrebbero, per l’effetto, vedersi restituito vigore dimostrativo. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/103775 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |