Il volume raccoglie gli atti della quarta edizione del convegno ‘Landscape: una sintesi elementi diacronici. Pianificazione e mondo antico: tra i dogmi del passato e le interpretazioni recenti’, tenutosi a Lecce dal 25 al 26 maggio 2023, grazie al supporto dell’Università del Salento e del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria. Il volume riprende le quattro sessioni del convegno, offrendo una panoramica generale sullo stato attuale della ricerca e dei diversi metodi applicati, attraverso un confronto tra le indagini di giovani ricercatori con quelle di figure più esperte. L’intento principale è quello di proporre una ricostruzione del paesaggio antico il più fedele possibile, superando i limiti imposti dalle lenti della modernità ed evitando di incorrere nell’errore di attualizzare la tematica. Questa tendenza, infatti, ha generato in precedenza dei parallelismi tra il concetto moderno di ‘pianificazione’ e quello antico che hanno di fatto semplificato la fenomenologia di questi processi, producendo delle ricostruzioni lacunose, altrimenti forzate, del paesaggio antico e dei suoi elementi costituenti: le strade, la campagna, le città e le persone. Il volume dimostra come questa tendenza sia ormai stata superata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’introduzione di nuovi metodi di indagine, che da una parte hanno permesso di rimettere in discussione alcune questioni relative al concetto di ‘pianificazione antica’ e dall’altra hanno proposto nuove direzioni investigative, talvolta anche attraverso il superamento delle interpretazioni precedenti. Il supporto di strumenti e metodi quali i droni, il GIS, la geofisica, la geomatica, hanno di fatto permesso la conduzione di indagini su larga scala a costi più contenuti, agevolato la gestione di grandi quantità di legacy data e garantito una gestione più attenta delle risorse con una programmazione di scavi stratigrafici mirati. Questo circolo virtuoso ha migliorato la nostra comprensione della complessità che caratterizzava il paesaggio antico, costituito non solo da città e poleis ma anche da insediamenti ‘minori’ (vici, pagi, komai), non solo da vie consolari, ma anche da direttrici secondarie e da una parcellizzazione agraria non tanto serrata quanto le ricostruzioni precedenti delle centuriazioni avevano fatto ipotizzare.

Landscape 4: una sintesi di elementi diaronici Pianificazione e mondo antico: tra i dogmi del passato e le interpretazioni recenti

G. D'Alessio;S. De Nisi;C. Felici;S. Pesce;
2025-01-01

Abstract

Il volume raccoglie gli atti della quarta edizione del convegno ‘Landscape: una sintesi elementi diacronici. Pianificazione e mondo antico: tra i dogmi del passato e le interpretazioni recenti’, tenutosi a Lecce dal 25 al 26 maggio 2023, grazie al supporto dell’Università del Salento e del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria. Il volume riprende le quattro sessioni del convegno, offrendo una panoramica generale sullo stato attuale della ricerca e dei diversi metodi applicati, attraverso un confronto tra le indagini di giovani ricercatori con quelle di figure più esperte. L’intento principale è quello di proporre una ricostruzione del paesaggio antico il più fedele possibile, superando i limiti imposti dalle lenti della modernità ed evitando di incorrere nell’errore di attualizzare la tematica. Questa tendenza, infatti, ha generato in precedenza dei parallelismi tra il concetto moderno di ‘pianificazione’ e quello antico che hanno di fatto semplificato la fenomenologia di questi processi, producendo delle ricostruzioni lacunose, altrimenti forzate, del paesaggio antico e dei suoi elementi costituenti: le strade, la campagna, le città e le persone. Il volume dimostra come questa tendenza sia ormai stata superata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’introduzione di nuovi metodi di indagine, che da una parte hanno permesso di rimettere in discussione alcune questioni relative al concetto di ‘pianificazione antica’ e dall’altra hanno proposto nuove direzioni investigative, talvolta anche attraverso il superamento delle interpretazioni precedenti. Il supporto di strumenti e metodi quali i droni, il GIS, la geofisica, la geomatica, hanno di fatto permesso la conduzione di indagini su larga scala a costi più contenuti, agevolato la gestione di grandi quantità di legacy data e garantito una gestione più attenta delle risorse con una programmazione di scavi stratigrafici mirati. Questo circolo virtuoso ha migliorato la nostra comprensione della complessità che caratterizzava il paesaggio antico, costituito non solo da città e poleis ma anche da insediamenti ‘minori’ (vici, pagi, komai), non solo da vie consolari, ma anche da direttrici secondarie e da una parcellizzazione agraria non tanto serrata quanto le ricostruzioni precedenti delle centuriazioni avevano fatto ipotizzare.
2025
978-1-80583-004-7
978-1-80583-005-4
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