Tra gli anni Dieci e Cinquanta del Novecento, l’Italia attraversò un periodo di profonde trasformazioni, segnato da crisi devastanti e tentativi di rinascita. I due conflitti mondiali, veri spartiacque della storia contemporanea, lasciarono un segno indelebile sul territorio e sulle sue comunità, incidendo profondamente anche sul tema delle foreste. L’«opera benedetta» evocata in questo contesto si riferisce ad un ambizioso progetto di restaurazione ambientale, ispirato dalla visione lungimirante di Arrigo Serpieri, economista e agronomo di straordinaria competenza, e sostenuto dalle politiche riformiste del primo ventennio del secolo. Un’opera “magnifica”, tutta volta a rianimare finalmente l’economia sociale italiana partendo da un recupero sostanziale della vita delle comunità montane e rurali, anche e soprattutto grazie a interventi rivoluzionari e incisivi che guardavano ai rimboschimenti, alle ricostruzioni delle aree degradate, alle sistemazioni idraulico-forestali, alla stabilizzazione dei terreni. Era l’opera, corale, di rinascita di un territorio e delle sue comunità che vedeva ora, nei progetti di riorganizzazione legislativa della materia e della ricostituzione forestale in specie, un tentativo complesso ma necessario di recupero sul fronte nazionale.
Gli assetti collettivi nell’«opera benedetta» della restaurazione forestale italiana (1914-1952): un problema storico-giuridico
Augusti, Eliana
2025-01-01
Abstract
Tra gli anni Dieci e Cinquanta del Novecento, l’Italia attraversò un periodo di profonde trasformazioni, segnato da crisi devastanti e tentativi di rinascita. I due conflitti mondiali, veri spartiacque della storia contemporanea, lasciarono un segno indelebile sul territorio e sulle sue comunità, incidendo profondamente anche sul tema delle foreste. L’«opera benedetta» evocata in questo contesto si riferisce ad un ambizioso progetto di restaurazione ambientale, ispirato dalla visione lungimirante di Arrigo Serpieri, economista e agronomo di straordinaria competenza, e sostenuto dalle politiche riformiste del primo ventennio del secolo. Un’opera “magnifica”, tutta volta a rianimare finalmente l’economia sociale italiana partendo da un recupero sostanziale della vita delle comunità montane e rurali, anche e soprattutto grazie a interventi rivoluzionari e incisivi che guardavano ai rimboschimenti, alle ricostruzioni delle aree degradate, alle sistemazioni idraulico-forestali, alla stabilizzazione dei terreni. Era l’opera, corale, di rinascita di un territorio e delle sue comunità che vedeva ora, nei progetti di riorganizzazione legislativa della materia e della ricostituzione forestale in specie, un tentativo complesso ma necessario di recupero sul fronte nazionale.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
unicoAugusti.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
333.2 kB
Formato
Adobe PDF
|
333.2 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


