ENG The book consists of six chapters through which Fabio Ciracì examines various aspects of Arthur Schopenhauer’s philosophy. In the first chapter, *At the Roots of Schopenhauer’s Wille*, the genesis of the metaphysical concept of the will is documented in light of Kant’s legacy, traversing Kant’s notion of the *Unbedingte* and Reinhold’s concept of the *Unding*. The second chapter focuses on Otto Liebmann as a reader of Schopenhauer and reconstructs the reception of Schopenhauer’s thought by the Neo-Kantian philosopher within the context of the so-called *Materialismus-Streit*. The two central contributions of the volume include the proposal of an “Enlightenment” interpretation of Schopenhauer’s *Ideenlehre* and its relationship with the philosophy of the Neo-Kantian Paul Natorp. The fourth chapter delves into the issues raised by the negation of the will, demonstrating the paradox of the world’s double nullity which ultimately confers primacy upon genius. The volume concludes with a contribution on Schopenhauer’s *The Orient in Schopenhauer's Mirror*, in which the author articulates the sense and extent to which Schopenhauer’s work was influenced by Indian thought. Taking into account the latest research trends in international Schopenhauer-Forschung, the volume traverses the domains of the history of philosophy and the material history of ideas, restoring Arthur Schopenhauer’s thought to the complexity of his time and the vibrancy of contemporary debate. ITA Il volume si compone di sei capitoli, con i quali Fabio Ciracì scandaglia alcuni aspetti della filosofia di Arthur Schopenhauer: nel primo capitolo, Alle radici del Wille di Schopenhauer viene documentata la genesi del concetto metafisico della volontà alla luce dell’eredità kantiana, passando attraverso i concetti di Unbedingte di Kant e di Unding di Reinhold. Il secondo capitolo verte su Otto Liebmann lettore di Schopenhauer e ricostruisce la ricezione del pensiero schopenhaueriano da parte del filosofo neokantiano nel contesto del cosiddetto Materialismus-Streit. I due contributi centrali del volume contengo invece la proposta di una lettura “illuministica” della schopenhaueriana Ideenlehre e il suo rapporto con la filosofia del neokantiano Paul Natorp. Il quarto capitolo approfondisce le questioni aperte dalla negazione della volontà e dimostra Il paradosso della doppia nullità del mondo cui perviene il primato del genio. Il volume si conclude con un contributo su L’Oriente nello specchio di Schopenhauer, con il quale l’autore espone in che senso e in che misura è possibile affermare che l’opera di Schopenhauer è stata influenzata dal pensiero indiano. Tenendo conto degli ultimi indirizzi di ricerca della Schopenhauer-Forschung internazionale, il volume si muove tra storia della filosofia e storia materiale delle idee, restituendo il pensiero di Arthur Schopenhauer alla complessità del suo tempo e alla vitalità del dibattito contemporaneo.
Su Schopenhauer. L’eredità kantiana, la dottrina delle idee, l’Oriente
Fabio Ciracì
2025-01-01
Abstract
ENG The book consists of six chapters through which Fabio Ciracì examines various aspects of Arthur Schopenhauer’s philosophy. In the first chapter, *At the Roots of Schopenhauer’s Wille*, the genesis of the metaphysical concept of the will is documented in light of Kant’s legacy, traversing Kant’s notion of the *Unbedingte* and Reinhold’s concept of the *Unding*. The second chapter focuses on Otto Liebmann as a reader of Schopenhauer and reconstructs the reception of Schopenhauer’s thought by the Neo-Kantian philosopher within the context of the so-called *Materialismus-Streit*. The two central contributions of the volume include the proposal of an “Enlightenment” interpretation of Schopenhauer’s *Ideenlehre* and its relationship with the philosophy of the Neo-Kantian Paul Natorp. The fourth chapter delves into the issues raised by the negation of the will, demonstrating the paradox of the world’s double nullity which ultimately confers primacy upon genius. The volume concludes with a contribution on Schopenhauer’s *The Orient in Schopenhauer's Mirror*, in which the author articulates the sense and extent to which Schopenhauer’s work was influenced by Indian thought. Taking into account the latest research trends in international Schopenhauer-Forschung, the volume traverses the domains of the history of philosophy and the material history of ideas, restoring Arthur Schopenhauer’s thought to the complexity of his time and the vibrancy of contemporary debate. ITA Il volume si compone di sei capitoli, con i quali Fabio Ciracì scandaglia alcuni aspetti della filosofia di Arthur Schopenhauer: nel primo capitolo, Alle radici del Wille di Schopenhauer viene documentata la genesi del concetto metafisico della volontà alla luce dell’eredità kantiana, passando attraverso i concetti di Unbedingte di Kant e di Unding di Reinhold. Il secondo capitolo verte su Otto Liebmann lettore di Schopenhauer e ricostruisce la ricezione del pensiero schopenhaueriano da parte del filosofo neokantiano nel contesto del cosiddetto Materialismus-Streit. I due contributi centrali del volume contengo invece la proposta di una lettura “illuministica” della schopenhaueriana Ideenlehre e il suo rapporto con la filosofia del neokantiano Paul Natorp. Il quarto capitolo approfondisce le questioni aperte dalla negazione della volontà e dimostra Il paradosso della doppia nullità del mondo cui perviene il primato del genio. Il volume si conclude con un contributo su L’Oriente nello specchio di Schopenhauer, con il quale l’autore espone in che senso e in che misura è possibile affermare che l’opera di Schopenhauer è stata influenzata dal pensiero indiano. Tenendo conto degli ultimi indirizzi di ricerca della Schopenhauer-Forschung internazionale, il volume si muove tra storia della filosofia e storia materiale delle idee, restituendo il pensiero di Arthur Schopenhauer alla complessità del suo tempo e alla vitalità del dibattito contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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