ENG Fabio Ciracì's dissertation aims to describe and analyse the thought of Philipp Mainländer, author of Philosophie der Erlösung (1876) and metaphysical representative of the “Schopenhauer-Schule”. Utilizing a historical-critical approach and archival research, the dissertation reconstructs Mainländer's life and work, highlighting how his philosophy—which combines radical pessimism with a deontological and utopian-socialistic conception of morality—seeks to address the enigma of human existence through the notion of redemptive suicide. The work is divided into six books—ranging from the theory of knowledge to metaphysics—and is accompanied by an extensive critical appendix that examines the ideas of Kant and Schopenhauer. In each chapter, Ciracì analyses Mainländer's contribution in detail, demonstrating how the philosopher both revisits and reworks Schopenhauer's ideas, incorporates Lockean empirical influences, and revitalises Kant's critique, thereby articulating a philosophical vision in which the will to live is transformed into the will to die, ultimately justifying an atheistic perspective that culminates in the ultimate fulfilment of redemption. In sum, the study makes a fundamental contribution to understanding the “Schopenhauer-Schule”, unveiling innovative and as yet little-known aspects of German pessimistic thought. ITA La tesi di dottorato di Fabio Ciracì si propone di descrivere e analizzare il pensiero di Philipp Mainländer, autore della Philosophie der Erlösung (1876) e rappresentante metafisico della "Schopenhauer-Schule". Attraverso un approccio storico-critico e ricerche d’archivio, l’autore ricostruisce la vita e l’opera di Mainländer, evidenziando come la sua filosofia, che coniuga pessimismo radicale e una concezione deontologica e utopico-socialistica della morale, miri a rispondere all’enigma dell’esistenza umana tramite l’idea del suicidio redentivo. L’opera si articola in sei libri — dalla teoria della conoscenza fino alla metafisica — accompagnati da una lunga Appendice critica che esamina il pensiero di Kant e Schopenhauer. Ciracì analizza nel dettaglio il contributo di Mainländer in ciascun capitolo, mostrando come il filosofo riprenda e rielabori le idee di Schopenhauer, integra influenze empiriche lockiane e rinvigorisce la critica kantiana, riuscendo così a delineare una visione filosofica in cui la volontà di vita si trasforma nella volontà di morte, giustificando una prospettiva atea che giunge al compimento ultimo della redenzione. In sintesi, lo studio offre un contributo fondamentale per la comprensione della “Schopenhauer-Schule”, svelando aspetti innovativi e ancora poco noti del pensiero pessimista tedesco.
La Philosophie der Erlösung di Philipp Mainländer
Fabio Ciracì
2005-01-01
Abstract
ENG Fabio Ciracì's dissertation aims to describe and analyse the thought of Philipp Mainländer, author of Philosophie der Erlösung (1876) and metaphysical representative of the “Schopenhauer-Schule”. Utilizing a historical-critical approach and archival research, the dissertation reconstructs Mainländer's life and work, highlighting how his philosophy—which combines radical pessimism with a deontological and utopian-socialistic conception of morality—seeks to address the enigma of human existence through the notion of redemptive suicide. The work is divided into six books—ranging from the theory of knowledge to metaphysics—and is accompanied by an extensive critical appendix that examines the ideas of Kant and Schopenhauer. In each chapter, Ciracì analyses Mainländer's contribution in detail, demonstrating how the philosopher both revisits and reworks Schopenhauer's ideas, incorporates Lockean empirical influences, and revitalises Kant's critique, thereby articulating a philosophical vision in which the will to live is transformed into the will to die, ultimately justifying an atheistic perspective that culminates in the ultimate fulfilment of redemption. In sum, the study makes a fundamental contribution to understanding the “Schopenhauer-Schule”, unveiling innovative and as yet little-known aspects of German pessimistic thought. ITA La tesi di dottorato di Fabio Ciracì si propone di descrivere e analizzare il pensiero di Philipp Mainländer, autore della Philosophie der Erlösung (1876) e rappresentante metafisico della "Schopenhauer-Schule". Attraverso un approccio storico-critico e ricerche d’archivio, l’autore ricostruisce la vita e l’opera di Mainländer, evidenziando come la sua filosofia, che coniuga pessimismo radicale e una concezione deontologica e utopico-socialistica della morale, miri a rispondere all’enigma dell’esistenza umana tramite l’idea del suicidio redentivo. L’opera si articola in sei libri — dalla teoria della conoscenza fino alla metafisica — accompagnati da una lunga Appendice critica che esamina il pensiero di Kant e Schopenhauer. Ciracì analizza nel dettaglio il contributo di Mainländer in ciascun capitolo, mostrando come il filosofo riprenda e rielabori le idee di Schopenhauer, integra influenze empiriche lockiane e rinvigorisce la critica kantiana, riuscendo così a delineare una visione filosofica in cui la volontà di vita si trasforma nella volontà di morte, giustificando una prospettiva atea che giunge al compimento ultimo della redenzione. In sintesi, lo studio offre un contributo fondamentale per la comprensione della “Schopenhauer-Schule”, svelando aspetti innovativi e ancora poco noti del pensiero pessimista tedesco.File | Dimensione | Formato | |
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