Questione palestinese e questione sudanese: Maḥmūd Muḥammad Ṭāhā e il problema del Medio Oriente

Maḥmūd Muḥammad Ṭāhā è un grande protagonista della cultura e della politica sudanese del Novecento, il cui profilo intellettuale non è stato ancora esplorato in tutta la sua complessità. Nato nel 1909 o 1911 a Rufāʿa, una città sulle sponde del Nilo Azzurro, e giustiziato a Khartoum nel 1985 con l’accusa di sedizione e apostasia, Ṭāhā ha partecipato attivamente per quarant’anni, con il Partito Repubblicano da lui fondato nel 1945, al dibattito politico sulla costituzione e l’identità nazionale del Sudan. Il suo pensiero politico-religioso, caratterizzato dall’incontro fra un sufismo di tipo messianico e il socialismo, propone una critica radicale delle ideologie nazionaliste e islamiste che dominavano alla sua epoca nel mondo arabo e in Sudan in particolare. L’articolo prende in esame due interventi sul conflitto arabo-israeliano pubblicati da Ṭāhā nel 1967 collocandoli nel contesto della questione sudanese e ricollegandoli alle matrici sufi del suo pensiero.