Il saggio rivisita criticamente «Viaggio in Egitto» (e, in minore, il romanzo ‘egiziano’ «Rosalia» e alcuni racconti parimenti situati in Egitto nella raccolta «Il trenino dei sassi») di Enrico Pea, quinto episodio, di fatto, dell’autobiografia romanzata dello scrittore di Seravezza, il capolavoro di prosa sull’Egitto nel nostro Novecento, dapprima comparandolo ai quattro altri libri italiani (di Leda Rafanelli, di Filippo Tommaso Marinetti, di Giuseppe Ungaretti, di Fausta Cialente) più notevoli su quello stesso pezzo di Oriente e poi riconducendolo ai temi portanti della narrativa peana: un dolente destino giobbico comune, lo strazio della gelosia come fedeltà e conoscenza, la sapienza del cuore e la diffidenza verso ogni ipoteca ideologica. Le prime pagine del libro di Pea (con la famosa descrizione della casa dei Thuile al Mecs) sono infine analizzate nella loro ritmica narrativa, nella costruzione, tipica di tutta l’opera, a riprese e a scansioni, in un’oscillazione costante fra due tempi della memoria, quella del tempo di Egitto e quella del tempo di Versilia, della lunga infanzia-adolescenza del narratore.
La campagna d’Egitto di Enrico Pea
Valter Leonardo Puccetti
2024-01-01
Abstract
Il saggio rivisita criticamente «Viaggio in Egitto» (e, in minore, il romanzo ‘egiziano’ «Rosalia» e alcuni racconti parimenti situati in Egitto nella raccolta «Il trenino dei sassi») di Enrico Pea, quinto episodio, di fatto, dell’autobiografia romanzata dello scrittore di Seravezza, il capolavoro di prosa sull’Egitto nel nostro Novecento, dapprima comparandolo ai quattro altri libri italiani (di Leda Rafanelli, di Filippo Tommaso Marinetti, di Giuseppe Ungaretti, di Fausta Cialente) più notevoli su quello stesso pezzo di Oriente e poi riconducendolo ai temi portanti della narrativa peana: un dolente destino giobbico comune, lo strazio della gelosia come fedeltà e conoscenza, la sapienza del cuore e la diffidenza verso ogni ipoteca ideologica. Le prime pagine del libro di Pea (con la famosa descrizione della casa dei Thuile al Mecs) sono infine analizzate nella loro ritmica narrativa, nella costruzione, tipica di tutta l’opera, a riprese e a scansioni, in un’oscillazione costante fra due tempi della memoria, quella del tempo di Egitto e quella del tempo di Versilia, della lunga infanzia-adolescenza del narratore.File | Dimensione | Formato | |
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