Il progetto per il Parco Sommerso e Costiero di Porto Cesareo mira alla valorizzazione e fruizione al pubblico di un patrimonio insigne, per certi versi invisibile o riservato a pochi: il mare, la risorsa principale di Porto Cesareo, conserva sui suoi fondali tracce importanti di insediamenti umani, rotte e traffici marittimi, caratterizzate, oltre che dalla densità e dalla varietà tipologica (strutture, relitti, aree di concentrazione di frammenti fittili, rinvenimenti isolati di ancore, anfore, ecc.) da un’eccezionale diacronia - dal II millennio a.C. all’età tardomedievale e moderna - che rappresenta un altro valore aggiunto per la conoscenza della storia di questi paesaggi nell’ambito della macrostoria mediterranea. Quello che il mare ha coperto è una larga fascia di costa antica che bisogna immaginare in continuità con le evidenze a terra. Le isole dell’arcipelago sono i relitti, promontori e tratti aggettanti della linea di costa antica, successivamente separati dalla terraferma a causa dell’innalzamento relativo del livello del mare, circa 3.5 m dal II millennio e 1.5-2 m dall’età ellenistico-romana. L'area di intervento del Parco Sommerso si estende pertanto per circa 150 ettari distribuiti lungo 10 Km di costa, da Torre Castiglione alla penisola della Strea, che costituiscono i 6 Gate su cui si struttura il progetto del Parco. Esso si sovrappone con una parte dell'Area Marina Protetta (AMP) di Porto Cesareo.
Progetto pilota per il Parco Sommerso e Costiero di Porto Cesareo – Gate 4: Scalo di Furno” I° lotto funzionale ammesso a finanziamento regionale nell’ambito dell’avviso pubblico “Smart-in per la selezione di proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione dei Luoghi della cultura: laboratori di fruizione e di restauro del patrimonio archeologico” (Por Fesr Puglia 2014-2020 – Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali. Azione 6.7 -Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale). Direzione scientifica (2023 - in corso).
Rita Auriemma
2023-01-01
Abstract
Il progetto per il Parco Sommerso e Costiero di Porto Cesareo mira alla valorizzazione e fruizione al pubblico di un patrimonio insigne, per certi versi invisibile o riservato a pochi: il mare, la risorsa principale di Porto Cesareo, conserva sui suoi fondali tracce importanti di insediamenti umani, rotte e traffici marittimi, caratterizzate, oltre che dalla densità e dalla varietà tipologica (strutture, relitti, aree di concentrazione di frammenti fittili, rinvenimenti isolati di ancore, anfore, ecc.) da un’eccezionale diacronia - dal II millennio a.C. all’età tardomedievale e moderna - che rappresenta un altro valore aggiunto per la conoscenza della storia di questi paesaggi nell’ambito della macrostoria mediterranea. Quello che il mare ha coperto è una larga fascia di costa antica che bisogna immaginare in continuità con le evidenze a terra. Le isole dell’arcipelago sono i relitti, promontori e tratti aggettanti della linea di costa antica, successivamente separati dalla terraferma a causa dell’innalzamento relativo del livello del mare, circa 3.5 m dal II millennio e 1.5-2 m dall’età ellenistico-romana. L'area di intervento del Parco Sommerso si estende pertanto per circa 150 ettari distribuiti lungo 10 Km di costa, da Torre Castiglione alla penisola della Strea, che costituiscono i 6 Gate su cui si struttura il progetto del Parco. Esso si sovrappone con una parte dell'Area Marina Protetta (AMP) di Porto Cesareo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.