Lo studio analitico dell’edificio termale noto come Dépendance, dislocato nell’estremità meridionale della Villa dei Sette Bassi a Roma e prospiciente la via Latina, ha rivelato una articolata successione di fasi di utilizzo che, per caratteristiche e livello di conservazione, rende per certi aspetti unica questa testimonianza nel settore topografico di riferimento. Sovrapposto ad una serie di preesistenze riferibili ad un contesto sepolcrale tardo repubblicano risultato vincolante per la costruzione, l’edificio termale conseguì la sua configurazione definitiva a seguito di modifiche che progressivamente alterarono il progetto iniziale nell’estensione e negli assetti distributivi interni. Dopo una fase di abbandono presumibilmente causata da dissesti strutturali, la costruzione venne risanata e convertita in un luogo di culto cristiano occupato da un sistema di sepolture organizzato in spazi precipui. Resti di pitture e di rivestimenti marmorei, specificamente elaborati per l’utilizzo degli spazi in questa nuova chiave, e una peculiare riorganizzazione dei percorsi, dimostrano la presenza e l’importanza di un inedito contesto architettonico paleocristiano che apre prospettive nuove alla ricostruzione dei processi di cristianizzazione nelle estreme propaggini del suburbio romano.

“Villa dei Sette Bassi: la fase paleocristiana della cd Dépendance”

Carla Maria Amici
2023-01-01

Abstract

Lo studio analitico dell’edificio termale noto come Dépendance, dislocato nell’estremità meridionale della Villa dei Sette Bassi a Roma e prospiciente la via Latina, ha rivelato una articolata successione di fasi di utilizzo che, per caratteristiche e livello di conservazione, rende per certi aspetti unica questa testimonianza nel settore topografico di riferimento. Sovrapposto ad una serie di preesistenze riferibili ad un contesto sepolcrale tardo repubblicano risultato vincolante per la costruzione, l’edificio termale conseguì la sua configurazione definitiva a seguito di modifiche che progressivamente alterarono il progetto iniziale nell’estensione e negli assetti distributivi interni. Dopo una fase di abbandono presumibilmente causata da dissesti strutturali, la costruzione venne risanata e convertita in un luogo di culto cristiano occupato da un sistema di sepolture organizzato in spazi precipui. Resti di pitture e di rivestimenti marmorei, specificamente elaborati per l’utilizzo degli spazi in questa nuova chiave, e una peculiare riorganizzazione dei percorsi, dimostrano la presenza e l’importanza di un inedito contesto architettonico paleocristiano che apre prospettive nuove alla ricostruzione dei processi di cristianizzazione nelle estreme propaggini del suburbio romano.
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