Lo studio è incentrato sul contenuto di un passaggio del Commento di Benvenuto da Imola a Inferno XIII, vv. 58-68, dedicato alla vicenda di Petrus de Vinea, il protocancelliere di Federico II che Dante incontra nella selva dei suicidi. Insieme a una dettagliata scheda biografica sul personaggio, il Commento conserva notizia di una perduta rappresentazione di Pier della Vigna e Federico II, presente in un palazzo napoletano, che l'autrice propone di identificare con Castel Capuano. L'immagine, che doveva ornare le pareti della Sala di Giustizia dell'edificio, deve quasi certamente essere datata tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta del XIII secolo, il momento al quale risale un'importante campagna di lavori architettonici, documentati da fonti contemporanee e da un'epigrafe.
Dante, Petrus de Vinea e un ritratto federiciano scomparso
Speciale Lucinia
2024-01-01
Abstract
Lo studio è incentrato sul contenuto di un passaggio del Commento di Benvenuto da Imola a Inferno XIII, vv. 58-68, dedicato alla vicenda di Petrus de Vinea, il protocancelliere di Federico II che Dante incontra nella selva dei suicidi. Insieme a una dettagliata scheda biografica sul personaggio, il Commento conserva notizia di una perduta rappresentazione di Pier della Vigna e Federico II, presente in un palazzo napoletano, che l'autrice propone di identificare con Castel Capuano. L'immagine, che doveva ornare le pareti della Sala di Giustizia dell'edificio, deve quasi certamente essere datata tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta del XIII secolo, il momento al quale risale un'importante campagna di lavori architettonici, documentati da fonti contemporanee e da un'epigrafe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
