Il volume propone introduzione, testo, traduzione e commento di un trattato in lingua greca, attribuito dalla tradizione medievale al grammatico alessandrino Trifone (I sec. a.C.), in cui sono passati in rassegna trentasette tropi, corredati da definizioni ed illustrati da esempi in prevalenza tratti dalla poesia di Omero. L’autore del manuale è denominato nelle edizioni moderne Trifone I, per distinguerlo dai cosiddetti Trifone II e Trifone III a cui sono attribuiti due altri trattati sullo stesso argomento, affini a questo per struttura e contenuti e riconducibili alla medesima tradizione. Gli opuscoli, organizzati in forma di dizionario, si inseriscono all’interno di una similare produzione dedicata ai tropi che fu caratterizzata da ampia circolazione e trasmissione: ciò dimostra, da un lato, la particolare rilevanza che la tematica possedeva in età tardoantica e dà ragione, dall’altro, della tradizione fortemente contaminata di questi scritti, soggetti nel tempo a rielaborazioni, riduzioni, ampliamenti e corruzioni testuali. L’indagine offre spunto per un approfondimento sulle questioni relative all’autenticità e alla datazione dell’opera e riflette sulle sue relazioni con la restante manualistica περὶ τρόπων; consente, inoltre, di gettare nuova luce sulla complessa dottrina delle figure e dei tropi, caratterizzata da classificazioni e definizioni non sempre coerenti tra i vari manuali, a partire dalla retorica greco-latina sino alle sistemazioni retoriche moderne.
Trifone I, I tropi
Manieri Alessandra
2024-01-01
Abstract
Il volume propone introduzione, testo, traduzione e commento di un trattato in lingua greca, attribuito dalla tradizione medievale al grammatico alessandrino Trifone (I sec. a.C.), in cui sono passati in rassegna trentasette tropi, corredati da definizioni ed illustrati da esempi in prevalenza tratti dalla poesia di Omero. L’autore del manuale è denominato nelle edizioni moderne Trifone I, per distinguerlo dai cosiddetti Trifone II e Trifone III a cui sono attribuiti due altri trattati sullo stesso argomento, affini a questo per struttura e contenuti e riconducibili alla medesima tradizione. Gli opuscoli, organizzati in forma di dizionario, si inseriscono all’interno di una similare produzione dedicata ai tropi che fu caratterizzata da ampia circolazione e trasmissione: ciò dimostra, da un lato, la particolare rilevanza che la tematica possedeva in età tardoantica e dà ragione, dall’altro, della tradizione fortemente contaminata di questi scritti, soggetti nel tempo a rielaborazioni, riduzioni, ampliamenti e corruzioni testuali. L’indagine offre spunto per un approfondimento sulle questioni relative all’autenticità e alla datazione dell’opera e riflette sulle sue relazioni con la restante manualistica περὶ τρόπων; consente, inoltre, di gettare nuova luce sulla complessa dottrina delle figure e dei tropi, caratterizzata da classificazioni e definizioni non sempre coerenti tra i vari manuali, a partire dalla retorica greco-latina sino alle sistemazioni retoriche moderne.File | Dimensione | Formato | |
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