Nel caso di Nietzsche esistono numerosi e preziosi studi, che acclarano la sua distanza storica dal nazismo ed escludono la sua diretta paternità filosofica nei confronti del partito di Hitler. Invece, per quanto riguarda Schopenhauer, questo tema di ricerca non è stato ancora scandagliato con cura. Ad esso il presente studio intende offrire un contributo, con il quale si propone di indagare una parte della storia della Schopenhauer-Gesellschaft sinora rimasta inedita: la lotta che, attorno all’eredità filosofica di Schopenhauer, si svolse prima negli anni Venti e poi durante il nazismo, e che vide come protagonisti da una parte la Società Schopenhauer e dall’altra le fazioni nazionaliste, antisemite e xenofobe, interne ed esterne, e lo stesso partito nazionalsocialista, ed ebbe come posta in gioco la possibilità di una strumentalizzazione di Schopenhauer come uno degli ideologi del movimento nazista. L’indagine, basata su una imponente documentazione archivistica inedita, si svolge lungo tre fasi storiche principali: la prima fase, che parte dagli anni Venti, in cui la Schopenhauer-Gesellschaft dovette combattere il “nemico interno”, ovvero una fazione vicina agli ambienti nazionalistici, la quale in seguito si distaccò e prese il nome di Neue Deutsche Schopenhauer-Gesellschaft; la seconda fase, che va dalla metà degli anni Venti alla metà degli anni Trenta, coincidente con la presidenza di Hans Zint e con l’ascesa del partito nazista, durante la quale la Schopenhauer-Gesellschaft dovette combattere il “nemico esterno”, contrastando con ogni mezzo i tentativi di epurazione dei suoi membri di origine ebraica da parte del partito nazista ormai al potere; la terza fase, che coincide con la presidenza di Arthur Hübscher e che va dal 1937 sino agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, durante la quale la Società Schopenhauer, evitando ogni scontro frontale con il potere, tentò di difendere la propria sopravvivenza, in parte difendendo la propria autonomia e in parte adattandosi alla Jetztzeit. Infine, si descrive brevemente il periodo della ricostruzione della società dopo la guerra, lasciando intravedere la successiva rinascita degli studi schopenhaueriani, cominciata nei primi anni Cinquanta.

In lotta per Schopenhauer. La "Schopenhauer-Gesellschaft" fra ricerca filosofica e manipolazione ideologica (1911-1948), Pensa MultiMedia, Lecce 2011;

CIRACI' F
2011-01-01

Abstract

Nel caso di Nietzsche esistono numerosi e preziosi studi, che acclarano la sua distanza storica dal nazismo ed escludono la sua diretta paternità filosofica nei confronti del partito di Hitler. Invece, per quanto riguarda Schopenhauer, questo tema di ricerca non è stato ancora scandagliato con cura. Ad esso il presente studio intende offrire un contributo, con il quale si propone di indagare una parte della storia della Schopenhauer-Gesellschaft sinora rimasta inedita: la lotta che, attorno all’eredità filosofica di Schopenhauer, si svolse prima negli anni Venti e poi durante il nazismo, e che vide come protagonisti da una parte la Società Schopenhauer e dall’altra le fazioni nazionaliste, antisemite e xenofobe, interne ed esterne, e lo stesso partito nazionalsocialista, ed ebbe come posta in gioco la possibilità di una strumentalizzazione di Schopenhauer come uno degli ideologi del movimento nazista. L’indagine, basata su una imponente documentazione archivistica inedita, si svolge lungo tre fasi storiche principali: la prima fase, che parte dagli anni Venti, in cui la Schopenhauer-Gesellschaft dovette combattere il “nemico interno”, ovvero una fazione vicina agli ambienti nazionalistici, la quale in seguito si distaccò e prese il nome di Neue Deutsche Schopenhauer-Gesellschaft; la seconda fase, che va dalla metà degli anni Venti alla metà degli anni Trenta, coincidente con la presidenza di Hans Zint e con l’ascesa del partito nazista, durante la quale la Schopenhauer-Gesellschaft dovette combattere il “nemico esterno”, contrastando con ogni mezzo i tentativi di epurazione dei suoi membri di origine ebraica da parte del partito nazista ormai al potere; la terza fase, che coincide con la presidenza di Arthur Hübscher e che va dal 1937 sino agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, durante la quale la Società Schopenhauer, evitando ogni scontro frontale con il potere, tentò di difendere la propria sopravvivenza, in parte difendendo la propria autonomia e in parte adattandosi alla Jetztzeit. Infine, si descrive brevemente il periodo della ricostruzione della società dopo la guerra, lasciando intravedere la successiva rinascita degli studi schopenhaueriani, cominciata nei primi anni Cinquanta.
2011
9788882327712
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