Il contributo analizza i dati relativi alle ceramiche graffite policrome, rinvenute nella fossa 1 della Torre Mozza del castello di Lecce. La classe ceramica è oggetto di dibattito tra gli studiosi da oltre un trentennio. Nell’ambito delle produzioni pugliesi, si distinguono i manufatti della Puglia settentrionale da quelli del Salento leccese e del tarantino con diverse botteghe attive ed operanti tra il XVI e il XVIII secolo. Nell’ambito dei manufatti della Puglia meridionale si nota un uso comune di alcuni dettagli sia morfologici sia decorativi, che potrebbero far pensare ad una circolazione di modelli, forse di provenienza esterna assimilati dalle mae- stranze locali. Nella fossa oggetto di studio non sono presenti solo produzioni locali, bensì anche prodotti d’importazione da area padano-veneta e ferrarese, e dalla Capitanata con manufatti del tipo ‘Torre Alemanna’. I manufatti esaminati attribuiti alle manifatture pugliesi e in particolare a quelle del Salento meridionale (anche leccesi), si caratterizzano principalmente per la presenza di decorazioni di natura geometrico-vegetale graffite a punta fine o medio-fine. Nel Alcune graffite, sebbene non si discostino molto dal repertorio decorativo locale, sembrano rimandare a produzioni extra regionali, in aree molto prossime geograficamente alla Puglia (Molise e Campania).

Le ceramiche graffite policrome

Marisa, Tinelli
Primo
;
Walter, Santoro
Secondo
2022-01-01

Abstract

Il contributo analizza i dati relativi alle ceramiche graffite policrome, rinvenute nella fossa 1 della Torre Mozza del castello di Lecce. La classe ceramica è oggetto di dibattito tra gli studiosi da oltre un trentennio. Nell’ambito delle produzioni pugliesi, si distinguono i manufatti della Puglia settentrionale da quelli del Salento leccese e del tarantino con diverse botteghe attive ed operanti tra il XVI e il XVIII secolo. Nell’ambito dei manufatti della Puglia meridionale si nota un uso comune di alcuni dettagli sia morfologici sia decorativi, che potrebbero far pensare ad una circolazione di modelli, forse di provenienza esterna assimilati dalle mae- stranze locali. Nella fossa oggetto di studio non sono presenti solo produzioni locali, bensì anche prodotti d’importazione da area padano-veneta e ferrarese, e dalla Capitanata con manufatti del tipo ‘Torre Alemanna’. I manufatti esaminati attribuiti alle manifatture pugliesi e in particolare a quelle del Salento meridionale (anche leccesi), si caratterizzano principalmente per la presenza di decorazioni di natura geometrico-vegetale graffite a punta fine o medio-fine. Nel Alcune graffite, sebbene non si discostino molto dal repertorio decorativo locale, sembrano rimandare a produzioni extra regionali, in aree molto prossime geograficamente alla Puglia (Molise e Campania).
2022
978-88-9285-191-7
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