La legge nelle proprie mani. Narrazioni e rappresentazioni della giustizia privata

La legittimazione della giustizia privata, categoria semantica in cui possiamo includere fenomeni sociali come le ritorsioni interpersonali e le vendette, l’acquisizione da parte dei privati di funzioni di polizia, il ricorso agli strumenti di autodifesa, si comprende solo all’interno di una configurazione più ampia, che include un alto livello di conflittualità sociale, la fragilità dello stato e l’inefficacia del sistema legale. Al mutare di questa configurazione muta anche l’agenda penale, comprimendo oppure estendendo i limiti che lo stato concede alla libertà di iniziativa dei privati di prevenire oppure punire le ingiustizie percepite. Per contribuire al dibattito pubblico sulla giustizia privata, troppo spesso schiacciato solo sull’attualità politica, come avvenuto recentemente sul tema della disciplina della legittima difesa, il volume indaga, da una prospettiva socio-giuridica, la cultura giuridica popolare del nostro paese, costituita dalle rappresentazioni del diritto e dei suoi agenti diffuse nella società attraverso i mezzi di comunicazione. La ricerca procede con una ricostruzione storica del tema della giustizia privata nel cinema e nella televisione italiani e con un’analisi delle strutture narrative di alcuni film sulla figura del giustiziere, proponendo anche un confronto, stilistico e valoriale, con i modelli della cultura giuridica popolare americana.