Il presente contributo si propone di indagare lo stato delle conoscenze geografiche nella fase conclusiva della Napoli aragonese, sotto i sovrani Alfonso II e Federico, partendo da due scritti particolarmente significativi dell'umanista salentino Antonio Galateo, il De situ terrarum e il De situ elementorum. La scrittura dei due trattatelli, entrambi ascrivibili agli anni fra il 1499 e il 1404, si intreccia con le vicende relative alle nuove terre scoperte da portoghesi e spagnoli e con la passione geografica e cosmografica di personaggi della Napoli di fine Quattrocento, come Andrea Matteo Acquaviva e Jacopo Sannazaro.
Imago mundi. Libri e cultura geografica di Antonio Galateo
Luca Ruggio
2023-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di indagare lo stato delle conoscenze geografiche nella fase conclusiva della Napoli aragonese, sotto i sovrani Alfonso II e Federico, partendo da due scritti particolarmente significativi dell'umanista salentino Antonio Galateo, il De situ terrarum e il De situ elementorum. La scrittura dei due trattatelli, entrambi ascrivibili agli anni fra il 1499 e il 1404, si intreccia con le vicende relative alle nuove terre scoperte da portoghesi e spagnoli e con la passione geografica e cosmografica di personaggi della Napoli di fine Quattrocento, come Andrea Matteo Acquaviva e Jacopo Sannazaro.File | Dimensione | Formato | |
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