La collezione dell’Istituto di Papirologia dell’Università della Sorbona e il progetto GESHAEM

Oltre al Museo del Louvre, alla Bibliothèque Nationale e all'Institut de France, l'Università della Sorbona è fra le istituzioni che custodiscono papiri a Parigi. Il suo Istituto di Papirologia venne fondato da Pierre Jouguet nel 1920 e conserva reperti provenienti sia da scavi, sia da acquisti e lasciti testamentari, oltre a depositi permanenti appartenenti ad altre istituzioni (CNRS, EPHE). Il progetto GESHAEM (the Graeco-Egyptian State: Hellenistic Archives from Egyptian Mummies), coordinato da Marie-Pierre Chaufray, ricercatrice del CNRS a Bordeaux, e finanziato dallo European Research Council (ERC-StG 758907) per cinque anni (2018-2023), si pone come obiettivo di studiare il fondo derivante dagli scavi di Jouguet. Si tratta di testi demotici e greci di carattere fiscale ed amministrativo, databili al III – II secolo a.C. Questi furono riutilizzati per fabbricare cartonnage di mummia, che Jouguet scoprì nel Fayum nel 1901-02 nei siti di Magdola e Ghoran e trasportò in seguito in Francia. Molti cartonnage furono distrutti poco dopo la loro scoperta alla ricerca di papiri, ma circa venti di essi non furono smontati e devono ancora essere inventoriati. L'estrazione di nuovi frammenti di papiro dai cartonnage rimanenti è conseguita preservando e restaurando la decorazione, ove rimasta. Mentre lo studio dei testi approfondirà la conoscenza dell'organizzazione del Fayum in epoca tolemaica (come produzione agricola e prelievo delle imposte), del coinvolgimento degli Egiziani nell'amministrazione e dell'ellenizzazione della regione, l'analisi dei cartonnage conservati potrà invece fornire basi per identificarne criteri di datazione e ateliers di produzione. Infine, il confronto fra le date delle due fasi di vita di questi oggetti darà spunti per comprendere le logiche e le tempistiche di smaltimento degli archivi pubblici tolemaici.