L’estraneità di Hannah Arendt ai movimenti femministi di emancipazione delle donne, estraneità che lei stessa in più di un’occasione ha ribadito, non ha impedito che le sue categorie di pensiero venissero utilizzate come strumento euristico del laboratorio filosofico sulla riflessione di genere. Infatti, dopo una fase iniziale di polemica da parte delle femministe, in cui Arendt è stata accusata di aver deliberatamente ignorato la questione di genere, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso la sua filosofia è diventata oggetto di considerazioni positive tese ad evidenziarne la prossimità alla filosofia al femminile. L’analisi di queste interpretazioni, unitamente alla considerazione in cui la Arendt teneva la sua identità di donna, costituiscono il tema di questo libro teso ad esplorare aspetti del pensiero arendtiano non ancora sufficientemente portati alla luce dalla critica.
LA NASCITA INFAME IDENTITÀ E GENERE NEL PENSIERO DI HANNAH ARENDT introduzione di irene strazzeri
STRAZZERI, IRENE
2012-01-01
Abstract
L’estraneità di Hannah Arendt ai movimenti femministi di emancipazione delle donne, estraneità che lei stessa in più di un’occasione ha ribadito, non ha impedito che le sue categorie di pensiero venissero utilizzate come strumento euristico del laboratorio filosofico sulla riflessione di genere. Infatti, dopo una fase iniziale di polemica da parte delle femministe, in cui Arendt è stata accusata di aver deliberatamente ignorato la questione di genere, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso la sua filosofia è diventata oggetto di considerazioni positive tese ad evidenziarne la prossimità alla filosofia al femminile. L’analisi di queste interpretazioni, unitamente alla considerazione in cui la Arendt teneva la sua identità di donna, costituiscono il tema di questo libro teso ad esplorare aspetti del pensiero arendtiano non ancora sufficientemente portati alla luce dalla critica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.