Recensione della monografia di Ippolito Piazza (L’imparzialità amministrativa come diritto. Epifanie dell’interesse legittimo, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2021): nella recensione si svolgono osservazioni e commenti sulla tesi dell’A., il quale sostiene la necessità di una profonda rilettura in chiave «soggettiva» dell’art. 97 Cost., che ne reinterpreti la portata ponendo al centro l’individuo, come sfera di libertà, riferimento primo e fondamento legittimante del potere pubblico, in tal modo enucleando dal tessuto costituzionale, anche alla luce dell’ordinamento europeo, l’esistenza di un «diritto all’imparzialità», al quale far corrispondere correlate posizioni di «obbligo» delle amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di un rapporto di parità delle situazioni soggettive tra pp.aa. e cittadini. La recensione, nella parte conclusiva, prospetta inoltre la possibilità di una lettura sistematica dell’art. 97 Cost. con il novellato art. 9 Cost., rilevando che ciò potrebbe consentire di far evolvere il principio di imparzialità amministrativa verso un’ulteriore e sinora inedita frontiera: quella di una imparzialità amministrativa intergenerazionale, che non sovrarappresenti né privilegi i soli interessi delle generazioni attualmente dominanti, ma doverosamente includa, sia nell’acquisizione che nella ponderazione di interessi, anche quelli delle generazioni future; le conseguenze che ne deriverebbero per il diritto amministrativo, ad esempio in tema di istruttoria, partecipazione, discrezionalità, motivazione, configurazione delle figure sintomatiche di eccesso di potere, autotutela, potrebbero essere potenzialmente dirompenti.
Recensione a: Ippolito Piazza, L’imparzialità amministrativa come diritto. Epifanie dell’interesse legittimo, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2021
M. Monteduro
2022-01-01
Abstract
Recensione della monografia di Ippolito Piazza (L’imparzialità amministrativa come diritto. Epifanie dell’interesse legittimo, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2021): nella recensione si svolgono osservazioni e commenti sulla tesi dell’A., il quale sostiene la necessità di una profonda rilettura in chiave «soggettiva» dell’art. 97 Cost., che ne reinterpreti la portata ponendo al centro l’individuo, come sfera di libertà, riferimento primo e fondamento legittimante del potere pubblico, in tal modo enucleando dal tessuto costituzionale, anche alla luce dell’ordinamento europeo, l’esistenza di un «diritto all’imparzialità», al quale far corrispondere correlate posizioni di «obbligo» delle amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di un rapporto di parità delle situazioni soggettive tra pp.aa. e cittadini. La recensione, nella parte conclusiva, prospetta inoltre la possibilità di una lettura sistematica dell’art. 97 Cost. con il novellato art. 9 Cost., rilevando che ciò potrebbe consentire di far evolvere il principio di imparzialità amministrativa verso un’ulteriore e sinora inedita frontiera: quella di una imparzialità amministrativa intergenerazionale, che non sovrarappresenti né privilegi i soli interessi delle generazioni attualmente dominanti, ma doverosamente includa, sia nell’acquisizione che nella ponderazione di interessi, anche quelli delle generazioni future; le conseguenze che ne deriverebbero per il diritto amministrativo, ad esempio in tema di istruttoria, partecipazione, discrezionalità, motivazione, configurazione delle figure sintomatiche di eccesso di potere, autotutela, potrebbero essere potenzialmente dirompenti.File | Dimensione | Formato | |
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Tipologia:
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