L’area archeologica della Villa dei Sette Bassi a Roma accoglie, nell’estremità meridionale, un nucleo edilizio, oggi riconducibile con certezza ad un edificio termale di età imperiale, attualmente isolato e distante dal complesso principale. L’accurato e approfondito studio delle strutture residue, e l’attenta analisi delle tecniche edilizie e costruttive che le caratterizzano, condotti attraverso un capillare rilievo dei resti, hanno consentito di identificare il progetto e l’architettura del complesso, ed hanno rivelato con chiarezza una sequenza di interventi che nei secoli ha progressivamente mutato la morfologia e le funzionalità dell’edificio originario. Realizzato su un contesto sepolcrale di età repubblicana che ne condizionò significativamente le quote, l’organismo termale, databile nella seconda metà del II secolo dC, ha conseguito la sua fisionomia con progressive correzioni al progetto originario, risolte nel cantiere attraverso soluzioni peculiari. La successiva trasformazione in edificio ecclesiastico, realizzata in età paleocristiana mediante una sapiente rielaborazione dell’organismo architettonico, ha adattato alla vocazione cultuale gli spazi originari, riutilizzando sistematicamente, in più fasi successive, le strutture murarie e modificando in modo incisivo la sintassi plano- volumetrica del complesso. Il contesto architettonico oggi conservato si configura dunque come un palinsesto articolato e diacronico di una serie di interventi, utile allo studio dell’architettura antica tanto per le soluzioni costruttive adottate quanto per la capacità di pianificazione e recupero in nuove chiavi funzionali, sia dal punto di vista strutturale che da quello della decorazione architettonica. Se estesa al territorio di pertinenza, la conoscenza di questo organismo nella sua evoluzione, quasi millenaria, offre un apporto significativo alla lettura di un settore tra i più prolifici per la ricostruzione delle dinamiche storiche e topografiche del suburbio romano.
Leggere un edificio storico. La Dépendance nella Villa dei Sette Bassi a Roma
Carla Maria Amici
2022-01-01
Abstract
L’area archeologica della Villa dei Sette Bassi a Roma accoglie, nell’estremità meridionale, un nucleo edilizio, oggi riconducibile con certezza ad un edificio termale di età imperiale, attualmente isolato e distante dal complesso principale. L’accurato e approfondito studio delle strutture residue, e l’attenta analisi delle tecniche edilizie e costruttive che le caratterizzano, condotti attraverso un capillare rilievo dei resti, hanno consentito di identificare il progetto e l’architettura del complesso, ed hanno rivelato con chiarezza una sequenza di interventi che nei secoli ha progressivamente mutato la morfologia e le funzionalità dell’edificio originario. Realizzato su un contesto sepolcrale di età repubblicana che ne condizionò significativamente le quote, l’organismo termale, databile nella seconda metà del II secolo dC, ha conseguito la sua fisionomia con progressive correzioni al progetto originario, risolte nel cantiere attraverso soluzioni peculiari. La successiva trasformazione in edificio ecclesiastico, realizzata in età paleocristiana mediante una sapiente rielaborazione dell’organismo architettonico, ha adattato alla vocazione cultuale gli spazi originari, riutilizzando sistematicamente, in più fasi successive, le strutture murarie e modificando in modo incisivo la sintassi plano- volumetrica del complesso. Il contesto architettonico oggi conservato si configura dunque come un palinsesto articolato e diacronico di una serie di interventi, utile allo studio dell’architettura antica tanto per le soluzioni costruttive adottate quanto per la capacità di pianificazione e recupero in nuove chiavi funzionali, sia dal punto di vista strutturale che da quello della decorazione architettonica. Se estesa al territorio di pertinenza, la conoscenza di questo organismo nella sua evoluzione, quasi millenaria, offre un apporto significativo alla lettura di un settore tra i più prolifici per la ricostruzione delle dinamiche storiche e topografiche del suburbio romano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.