Insegnare competenze motorie in relazione ai bisogni educativi di bambini e giovani e in diversi contesti formativi, sollecita la ricerca e la selezione non solo di un’ampia quantità e varietà di compiti motori e modalità organizzative ma anche il ricorso a modelli dell’apprendimento diversi e complementari, da modulare e variare attraverso stili e strategie d’insegnamento. Con riferimento agli studi svolti dalle neuroscienze e sulla base delle relative re-interpretazioni della corporeità e dei processi di apprendimento-insegnamento, emerge la necessità di ri-orientare il processo educativo e didattico, evidenziando esperienze e scenari didattici finalizzati a valorizzare le relazioni reciproche tra fattori percettivo-coordinativi, psicologici e sociali e diverse modalità di apprendimento. Le relazioni allievo-compito-ambiente, pertanto, procedono e si sviluppano nel curricolo secondo traiettorie non completamente predefinite dall’insegnante e scandite da nessi di causa-effetto (lineari) ma aperte e inusuali (non-lineari), non solo in senso disciplinare ma anche interdisciplinare e trasversale, valorizzando diverse modalità di apprendimento, attraverso la libera esplorazione, la scoperta guidata di opzioni esecutive, la risoluzione di problemi, e le interconnessioni semantiche, ricorrenti nei vari contesti formativi.
L’insegnamento delle competenze motorie attraverso mediazioni e contesti educativi
Colella, Dario
Primo
Writing – Review & Editing
2021-01-01
Abstract
Insegnare competenze motorie in relazione ai bisogni educativi di bambini e giovani e in diversi contesti formativi, sollecita la ricerca e la selezione non solo di un’ampia quantità e varietà di compiti motori e modalità organizzative ma anche il ricorso a modelli dell’apprendimento diversi e complementari, da modulare e variare attraverso stili e strategie d’insegnamento. Con riferimento agli studi svolti dalle neuroscienze e sulla base delle relative re-interpretazioni della corporeità e dei processi di apprendimento-insegnamento, emerge la necessità di ri-orientare il processo educativo e didattico, evidenziando esperienze e scenari didattici finalizzati a valorizzare le relazioni reciproche tra fattori percettivo-coordinativi, psicologici e sociali e diverse modalità di apprendimento. Le relazioni allievo-compito-ambiente, pertanto, procedono e si sviluppano nel curricolo secondo traiettorie non completamente predefinite dall’insegnante e scandite da nessi di causa-effetto (lineari) ma aperte e inusuali (non-lineari), non solo in senso disciplinare ma anche interdisciplinare e trasversale, valorizzando diverse modalità di apprendimento, attraverso la libera esplorazione, la scoperta guidata di opzioni esecutive, la risoluzione di problemi, e le interconnessioni semantiche, ricorrenti nei vari contesti formativi.File | Dimensione | Formato | |
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