Si presentano in queste pagine i risultati delle analisi archeozoologiche condotte da Laboratorio di Archeozoologia dell’Università di Lecce sullo scheletro di cane rinvenuto durante lo scavo della capanna 3 del villaggio del Bronzo antico in località Croce del Papa a Nola. Come è noto l’eccezionalità del rinvenimento di Nola è dovuta all’ottimo stato di conservazione delle strutture abitative. Queste, poco dopo l’inizio dell’eruzione, furono ricoperte da circa un metro di pomici e ceneri e quindi investite da un’alluvione fangosa che ne ha permesso un vero e proprio calco conservatosi sino a oggi. Al momento dell’eruzione vulcanica il cane aveva trovato invano riparo all’interno della capanna nella sua parte absidale.
Il cane della capanna 3 di Nola - Croce del Papa
Jacopo De Grossi Mazzorin
2020-01-01
Abstract
Si presentano in queste pagine i risultati delle analisi archeozoologiche condotte da Laboratorio di Archeozoologia dell’Università di Lecce sullo scheletro di cane rinvenuto durante lo scavo della capanna 3 del villaggio del Bronzo antico in località Croce del Papa a Nola. Come è noto l’eccezionalità del rinvenimento di Nola è dovuta all’ottimo stato di conservazione delle strutture abitative. Queste, poco dopo l’inizio dell’eruzione, furono ricoperte da circa un metro di pomici e ceneri e quindi investite da un’alluvione fangosa che ne ha permesso un vero e proprio calco conservatosi sino a oggi. Al momento dell’eruzione vulcanica il cane aveva trovato invano riparo all’interno della capanna nella sua parte absidale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.