Il trasferimento di funzioni legislative dalle assemblee rappresentative verso il potere esecutivo – pur previsto in casi di straordinaria necessità ed urgenza – viene considerato come un vulnus alla tenuta democratica dei sistemi politici, poiché mette in discussione sia il principio della divisione dei poteri sia il principio di legalità, entrambi intesi come garanzie delle libertà politiche e civili. In questo senso, il susseguirsi di emergenze di varia natura nel corso degli ultimi decenni ha accelerato e accentuato questo fenomeno, minando alla base quel sistema di checks and balances che costituisce il pilastro degli edifici costituzionali occidentali. Per cercare una via di uscita da quella che si configura come una vera e propria violazione del télos del costituzionalismo diviene dirimente, dunque, riflettere su una nuova concezione del tempo, attenta in particolare a superare le diadi continuità/discontinuità, normalità/eccezione, regolarità/aritmia, per concentrarsi invece sulla necessità di giungere ad una politica ispirata al kairós – inteso non più come “il tempo opportuno” – ma come miscela in cui far confluire tempestività e qualità della soluzione fondata sull’esperienza, con l’esito ultimo di pervenire ad una nuova formula di costituzione mista.

Kairos. Se l'eccezione è la regola

Alessandro Isoni
2020-01-01

Abstract

Il trasferimento di funzioni legislative dalle assemblee rappresentative verso il potere esecutivo – pur previsto in casi di straordinaria necessità ed urgenza – viene considerato come un vulnus alla tenuta democratica dei sistemi politici, poiché mette in discussione sia il principio della divisione dei poteri sia il principio di legalità, entrambi intesi come garanzie delle libertà politiche e civili. In questo senso, il susseguirsi di emergenze di varia natura nel corso degli ultimi decenni ha accelerato e accentuato questo fenomeno, minando alla base quel sistema di checks and balances che costituisce il pilastro degli edifici costituzionali occidentali. Per cercare una via di uscita da quella che si configura come una vera e propria violazione del télos del costituzionalismo diviene dirimente, dunque, riflettere su una nuova concezione del tempo, attenta in particolare a superare le diadi continuità/discontinuità, normalità/eccezione, regolarità/aritmia, per concentrarsi invece sulla necessità di giungere ad una politica ispirata al kairós – inteso non più come “il tempo opportuno” – ma come miscela in cui far confluire tempestività e qualità della soluzione fondata sull’esperienza, con l’esito ultimo di pervenire ad una nuova formula di costituzione mista.
2020
978-88-6458-067-8
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