Ci sono alcuni luoghi comuni che vengono utilizzati nel dibattito politico a proposito del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali: che non è possibile riconoscerle perché non hanno figli, che nel caso in cui li avessero (li adottassero) non crescerebbero bene, che in tutte le famiglie deve esserci "il padre" e "la madre" perché lo sviluppo dei bambini avvenga senza problemi. La realtà dei fatti è che persone con inclinazioni e vite omosessuali hanno sempre fatto figli, per lo più in matrimoni di convenienza, e che oggi sono centinaia di migliaia, in tutto il mondo, i bambini che crescono con padri gay e soprattutto madri lesbiche (le quali non hanno bisogno di ricorrere all'adozione per procreare). Esistono più di un centinaio di ricerche psicologiche e sociologiche sulle caratteristiche di questi bambini e sulla loro relazione con i genitori, con la scuola, con gli amici, in generale con il mondo circostante. In questo libro abbiamo analizzato tali ricerche, privilegiando quelle con gruppi di controllo, per tracciare un quadro delle conoscenze attuali a proposito di famiglie fondate da omosessuali (prevalentemente negli Stati Uniti, ma non solo). Il quadro che si compone non è affatto negativo, anzi rivela un'altissima qualità della genitorialità in queste famiglie (sempre fondate per scelta) e caratteristiche molto positive degli stessi bambini, come una mentalità più aperta e tollerante. I problemi che si evidenziano, come il fatto di essere oggetto di scherno da parte dei coetanei, non sono affatto insormontabili, e non provocano danni a lungo termine nella personalità di questi bambini. Nell'ultima parte del testo tracciamo un quadro della considerazione giuridica di queste famiglie da parte degli stati contemporanei.
La gaia famiglia. Omogenitorialità: il dibattito e la ricerca
DANNA DANIELA
2005-01-01
Abstract
Ci sono alcuni luoghi comuni che vengono utilizzati nel dibattito politico a proposito del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali: che non è possibile riconoscerle perché non hanno figli, che nel caso in cui li avessero (li adottassero) non crescerebbero bene, che in tutte le famiglie deve esserci "il padre" e "la madre" perché lo sviluppo dei bambini avvenga senza problemi. La realtà dei fatti è che persone con inclinazioni e vite omosessuali hanno sempre fatto figli, per lo più in matrimoni di convenienza, e che oggi sono centinaia di migliaia, in tutto il mondo, i bambini che crescono con padri gay e soprattutto madri lesbiche (le quali non hanno bisogno di ricorrere all'adozione per procreare). Esistono più di un centinaio di ricerche psicologiche e sociologiche sulle caratteristiche di questi bambini e sulla loro relazione con i genitori, con la scuola, con gli amici, in generale con il mondo circostante. In questo libro abbiamo analizzato tali ricerche, privilegiando quelle con gruppi di controllo, per tracciare un quadro delle conoscenze attuali a proposito di famiglie fondate da omosessuali (prevalentemente negli Stati Uniti, ma non solo). Il quadro che si compone non è affatto negativo, anzi rivela un'altissima qualità della genitorialità in queste famiglie (sempre fondate per scelta) e caratteristiche molto positive degli stessi bambini, come una mentalità più aperta e tollerante. I problemi che si evidenziano, come il fatto di essere oggetto di scherno da parte dei coetanei, non sono affatto insormontabili, e non provocano danni a lungo termine nella personalità di questi bambini. Nell'ultima parte del testo tracciamo un quadro della considerazione giuridica di queste famiglie da parte degli stati contemporanei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.