En During the pandemic period, the community was evoked as a kind of antidote, to be opposed to forced, physical, sanitary distance, and to reduce the spread of the virus. The complexity contained in the term and the concept of community has been reduced, forcing only a posssibles few meanings and perspectives. Although recognized, during the emergency, as a safe perspective, are evidents some contradictions generated by the reductionism of community principle. New possible scenarios are emerging, after the emergency and limitation phase of individual freedoms, which re-propose the community - here interpreted as a network of peripheral territorial communities - from a fruitful perspective to re-build the composite fabric of interdependencies. Another vision is possible like participatory democracy, generative territories, lifelong learning, enhancement of tangible and intangible assets. The common good could be a reference, through which to shape community learning, innovative welfare, civil and social economies. Education is the key-word to build the new perspective. It Durante la pandemia la comunità è stata evocata da molti come una specie di antidoto da contrapporre alla distanza forzata, fisica, sanitaria, per ridurre il diffondersi del virus. La complessità racchiusa nel termine e nel concetto di comunità, è stato ridotto, forzandone solo alcuni significati e prospettive. Seppur riconosciuta durante l'emergenza come una prospettiva sicura, appaiono evidenti alcune contraddizioni esemplificative del riduzionismo al quale è sottoposto il principio di comunità. Emergono nuovi scenari possibili, dopo la fase emergenziale e di limitazione delle libertà individuali, che ripropongono la comunità – qui interpretata come rete di comunità periferiche territoriali – da una prospettiva feconda per ri-costruire il tessuto composito delle interdipendenze e della visione possibile di democrazia partecipata, di territori generativi, di apprendimento permanente, di valorizzazione dei beni materiali e immateriali. Il bene comune potrebbe essere un riferimento, attraverso il quale dar forma ad apprendimenti di comunità, di welfare innovativo, di economie civili e di solidarietà. L'educativo è una possibile parola-chiave per costruire una nuova prospettiva.

Comunità prossime. Una prospettiva di nuove interdipendenze?

Ellerani
2020-01-01

Abstract

En During the pandemic period, the community was evoked as a kind of antidote, to be opposed to forced, physical, sanitary distance, and to reduce the spread of the virus. The complexity contained in the term and the concept of community has been reduced, forcing only a posssibles few meanings and perspectives. Although recognized, during the emergency, as a safe perspective, are evidents some contradictions generated by the reductionism of community principle. New possible scenarios are emerging, after the emergency and limitation phase of individual freedoms, which re-propose the community - here interpreted as a network of peripheral territorial communities - from a fruitful perspective to re-build the composite fabric of interdependencies. Another vision is possible like participatory democracy, generative territories, lifelong learning, enhancement of tangible and intangible assets. The common good could be a reference, through which to shape community learning, innovative welfare, civil and social economies. Education is the key-word to build the new perspective. It Durante la pandemia la comunità è stata evocata da molti come una specie di antidoto da contrapporre alla distanza forzata, fisica, sanitaria, per ridurre il diffondersi del virus. La complessità racchiusa nel termine e nel concetto di comunità, è stato ridotto, forzandone solo alcuni significati e prospettive. Seppur riconosciuta durante l'emergenza come una prospettiva sicura, appaiono evidenti alcune contraddizioni esemplificative del riduzionismo al quale è sottoposto il principio di comunità. Emergono nuovi scenari possibili, dopo la fase emergenziale e di limitazione delle libertà individuali, che ripropongono la comunità – qui interpretata come rete di comunità periferiche territoriali – da una prospettiva feconda per ri-costruire il tessuto composito delle interdipendenze e della visione possibile di democrazia partecipata, di territori generativi, di apprendimento permanente, di valorizzazione dei beni materiali e immateriali. Il bene comune potrebbe essere un riferimento, attraverso il quale dar forma ad apprendimenti di comunità, di welfare innovativo, di economie civili e di solidarietà. L'educativo è una possibile parola-chiave per costruire una nuova prospettiva.
2020
978-88-8305-164-7
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