I sectilia della basilica desideriana di S. Benedetto a Capua: documenti, osservazioni e ipotesi per la storia di un pavimento medievale

Il saggio presenta, alla luce di nuovi documenti, la storia della dispersione ottocentesca del pavimento in opus sectile della basilica di S. Benedetto di Capua. La presenza dei resti di questo pavimento, tuttora visibili nell'abside della chiesa, ha permesso di identificare l'edificio, che si riteneva demolito nel XIX secolo, restituendo agli studi l'ultima delle fabbriche costruite dall'abate Desiderio di Montecassino (Speciale -Torriero Nardone 1995). La porzione più cospicua di questo tappeto musivo, proveniente dalle navate della basilica, ebbe destini diversi. Il frammento più consistente fu smontato per essere trasferito all'interno della cattedrale ed è attualmente ricomposto nell'odierna Cappella del Tesoro della Cattedrale di Capua. I frammenti più piccoli furono invece riutilizzati per risarcire le lacune del pavimento musivo di Sant'Angelo in Formis intorno al 1880.