La contiguità fra teatro e antropologia è ben nota. Già da anni gli studi di Victor Turner hanno focalizzato l’attenzione degli antropologi intorno agli isomorfismi fra azione drammatica sulla scena e azione degli attori sociali nella vita quotidiana. Prima ancora, abbiamo studiato con incantata attenzione i lavori di Louis Gernet sull’antropologia della Grecia antica e l’origine del teatro greco: studi forse meno noti ma ancora più incisivi, che mostravano come il teatro comunicasse e comunichi riflessioni etno-antropologiche sulla struttura delle relazioni sociali nella società contemporanea agli spettatori, oltre a trattare di processi psichici condivisibili, con ogni probabilità, dall’uomo di ogni tempo e luogo. E prima ancora, almeno per molti antropologi, Luigi Pirandello è stato riconosciuto come indiscutibile maestro della “antropologia della persona” fuori dall’ambito accademico disciplinare. Uno, nessuno, centomila rappresenta, con tutta la sua pronta e immediata comunicabilità, un potente e ineludibile trattato di antropologia della percezione in un contesto autoetnografico. Di quanto sapere si priva lo studioso che non lo vive sulla scena con approccio antropologico!
Titolo: | Introduzione. Medicalizzando vita, rituale e messa in scena |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Abstract: | La contiguità fra teatro e antropologia è ben nota. Già da anni gli studi di Victor Turner hanno focalizzato l’attenzione degli antropologi intorno agli isomorfismi fra azione drammatica sulla scena e azione degli attori sociali nella vita quotidiana. Prima ancora, abbiamo studiato con incantata attenzione i lavori di Louis Gernet sull’antropologia della Grecia antica e l’origine del teatro greco: studi forse meno noti ma ancora più incisivi, che mostravano come il teatro comunicasse e comunichi riflessioni etno-antropologiche sulla struttura delle relazioni sociali nella società contemporanea agli spettatori, oltre a trattare di processi psichici condivisibili, con ogni probabilità, dall’uomo di ogni tempo e luogo. E prima ancora, almeno per molti antropologi, Luigi Pirandello è stato riconosciuto come indiscutibile maestro della “antropologia della persona” fuori dall’ambito accademico disciplinare. Uno, nessuno, centomila rappresenta, con tutta la sua pronta e immediata comunicabilità, un potente e ineludibile trattato di antropologia della percezione in un contesto autoetnografico. Di quanto sapere si priva lo studioso che non lo vive sulla scena con approccio antropologico! |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/437713 |
ISBN: | 9788866803003 |
Appare nelle tipologie: | Capitolo di Libro |