E’ l’attività “madre” di tante altre, praticata in tutte le epoche, di cui l’Adriatico serba memoria dalle età più antiche. E antiche sono le imbarcazioni adibite a tale scopo; gli autori latini ci testimoniano il trasporto di pesce vivo in naves vivariae, imbarcazioni dotate cioè di un serbatoio d’acqua, per rifornire le peschiere o i mercati vicini. La documentazione archeologica è oggi più eloquente: oltre alla piccola imbarcazione del porto di Claudio a Fiumicino, datata alla fine del II sec. d.C., nuovi dati estremamente significativi vengono ancora una volta dalla nave di Grado.
La pesca
R. Auriemma
2017-01-01
Abstract
E’ l’attività “madre” di tante altre, praticata in tutte le epoche, di cui l’Adriatico serba memoria dalle età più antiche. E antiche sono le imbarcazioni adibite a tale scopo; gli autori latini ci testimoniano il trasporto di pesce vivo in naves vivariae, imbarcazioni dotate cioè di un serbatoio d’acqua, per rifornire le peschiere o i mercati vicini. La documentazione archeologica è oggi più eloquente: oltre alla piccola imbarcazione del porto di Claudio a Fiumicino, datata alla fine del II sec. d.C., nuovi dati estremamente significativi vengono ancora una volta dalla nave di Grado.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.