I porti principali, dotati di tutte le infrastrutture e i servizi, sono quelli che Arnaud definisce “port de rupture de charge”, dove cioè avviene lo sbarco e la riassociazione delle merci in nuovi carichi o, meglio, carichi di seconda (o terza) formazione. Ad essi si affiancano, in una sorta di organizzazione piramidale, porti urbani satelliti, approdi minori funzionali ai territori e alle loro produzioni e, alla base, infine, semplici imbarcaderi di servizio alle grandi proprietà agricole, le cosiddette “ville marittime”. Questa “gerarchia portuale” riflette il modello del commercio di redistribuzione ed è funzionale a circolazioni di merci locali a breve e medio raggio
La “gerarchia portuale": porti, approdi, imbarcaderi
R. Auriemma
2017-01-01
Abstract
I porti principali, dotati di tutte le infrastrutture e i servizi, sono quelli che Arnaud definisce “port de rupture de charge”, dove cioè avviene lo sbarco e la riassociazione delle merci in nuovi carichi o, meglio, carichi di seconda (o terza) formazione. Ad essi si affiancano, in una sorta di organizzazione piramidale, porti urbani satelliti, approdi minori funzionali ai territori e alle loro produzioni e, alla base, infine, semplici imbarcaderi di servizio alle grandi proprietà agricole, le cosiddette “ville marittime”. Questa “gerarchia portuale” riflette il modello del commercio di redistribuzione ed è funzionale a circolazioni di merci locali a breve e medio raggioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.