Numerosissime sono le classi di materiali recuperate dallo scavo del tratto di Canale Anfora: non solo manufatti ceramici, ma anche e soprattutto parti di mobilio in legno, resti faunistici (oltre 2000) ed elementi vegetali. In questa sede sono stati esaminati dati più significativi circa le importazioni delle principali derrate alimentari che erano commercializzate in anfore, cioè vino, olio e prodotti della lavorazione del pesce. L’analisi delle sequenze stratigrafiche e la cronologia dei materiali hanno permesso di ricostruire le fasi di vita e di interramento del corso d’acqua, che sembra attivo dalla metà del i secolo d.C. alla fine del iii secolo; in seguito, quasi certamente in rapporto con la trasformazione urbanistica dei quartieri occidentali, si attuò la sua completa obliterazione (ii fase), ottenuta con una notevole quantità di materiali di riporto e di macerie edilizie, probabilmente provenienti dalle zone vicine; dal iV secolo il tratto di canale più prossimo alla città non esisteva più e l’area era occupata da suoli agricoli (iii fase).

Canale Anfora: uno spaccato sulle importazioni di alimenti ad Aquileia tra I e III secolo d.C.

R. Auriemma;
2016-01-01

Abstract

Numerosissime sono le classi di materiali recuperate dallo scavo del tratto di Canale Anfora: non solo manufatti ceramici, ma anche e soprattutto parti di mobilio in legno, resti faunistici (oltre 2000) ed elementi vegetali. In questa sede sono stati esaminati dati più significativi circa le importazioni delle principali derrate alimentari che erano commercializzate in anfore, cioè vino, olio e prodotti della lavorazione del pesce. L’analisi delle sequenze stratigrafiche e la cronologia dei materiali hanno permesso di ricostruire le fasi di vita e di interramento del corso d’acqua, che sembra attivo dalla metà del i secolo d.C. alla fine del iii secolo; in seguito, quasi certamente in rapporto con la trasformazione urbanistica dei quartieri occidentali, si attuò la sua completa obliterazione (ii fase), ottenuta con una notevole quantità di materiali di riporto e di macerie edilizie, probabilmente provenienti dalle zone vicine; dal iV secolo il tratto di canale più prossimo alla città non esisteva più e l’area era occupata da suoli agricoli (iii fase).
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