Nell'articolo, discutendo peraltro un recente volume collettaneo sul rapporto fra Giorgio Bassani e l'America, si oppone la «visione americana» di Italo Calvino a quella, appunto, di Bassani: l'una orientata ai valori del cambiamento e dell'esaltante fugacità, l'altra ai valori della permanenza e dei princìpi. Secondo l'autore, il richiamo, per Bassani (che insegnò come visiting professor nell'Università dell'Indiana), è alla grande tradizione ottocentesca americana, soprattutto Hawthorne e Melville ma anche James. Centrale, del resto, nella narrativa bassaniana, sarebbe la condizione (in cui si specchia la crociana religione della libertà) di irriducibile individualità offesa dei protagonisti, la loro fuga da una comunità mediocre ed emarginante, la loro refrattarietà di stampo melvilliano (Bartleby).
Bassani e gli States
Valter Leonardo Puccetti
2018-01-01
Abstract
Nell'articolo, discutendo peraltro un recente volume collettaneo sul rapporto fra Giorgio Bassani e l'America, si oppone la «visione americana» di Italo Calvino a quella, appunto, di Bassani: l'una orientata ai valori del cambiamento e dell'esaltante fugacità, l'altra ai valori della permanenza e dei princìpi. Secondo l'autore, il richiamo, per Bassani (che insegnò come visiting professor nell'Università dell'Indiana), è alla grande tradizione ottocentesca americana, soprattutto Hawthorne e Melville ma anche James. Centrale, del resto, nella narrativa bassaniana, sarebbe la condizione (in cui si specchia la crociana religione della libertà) di irriducibile individualità offesa dei protagonisti, la loro fuga da una comunità mediocre ed emarginante, la loro refrattarietà di stampo melvilliano (Bartleby).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.