Il contributo presenta una nuova ipotesi di ricostruzione della sequenza illustrata originariamente presente nel Codex Purpureus di Rossano. L'ipotesi è scaturita da una ricognizione dei due fascicoli iniziali del manoscritto effettuata presso i Laboratori dell'Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Archivistico e Librario (MiBACT-Roma) in occasione del restauro del codice (2012-2015). La sostituzione della pesante legatura moderna realizzata nel XX secolo - decisa dal comitato scientifico interdisciplinare costituito presso l'ICRCPAL nel febbraio 2013 - ha permesso all'autrice un riesame dei singoli fogli del corpus miniato e di formulare qualche nuova osservazione sul corredo decorativo originale del codice. Tra gli elementi di novità emersi da queste ricerche si segnala anche l'identificazione della più antica serie di riprese fotografiche del Codex, riferibili all'ultimo decennio del XIX secolo e anteriori al restauro messo in opera da Nestore Leoni nel 1917. Del set illustrativo originale lo studio presenta una lettura essenzialmente codicologico-materiale. Prelude a uno studio più strettamente iconologico, parzialmente anticipato negli interventi di due convegni internazionali (Porec' 2013, Roma 2016).

’TΗΣ ΤΩΝ ΕΥΑΓΓΕΛΙΣΤΩΝ ΣΥΜΦΩΝΙΑΣ’. Il programma decorativo originale del Tetravangelo di Rossano Calabro

SPECIALE, Lucinia
2019-01-01

Abstract

Il contributo presenta una nuova ipotesi di ricostruzione della sequenza illustrata originariamente presente nel Codex Purpureus di Rossano. L'ipotesi è scaturita da una ricognizione dei due fascicoli iniziali del manoscritto effettuata presso i Laboratori dell'Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Archivistico e Librario (MiBACT-Roma) in occasione del restauro del codice (2012-2015). La sostituzione della pesante legatura moderna realizzata nel XX secolo - decisa dal comitato scientifico interdisciplinare costituito presso l'ICRCPAL nel febbraio 2013 - ha permesso all'autrice un riesame dei singoli fogli del corpus miniato e di formulare qualche nuova osservazione sul corredo decorativo originale del codice. Tra gli elementi di novità emersi da queste ricerche si segnala anche l'identificazione della più antica serie di riprese fotografiche del Codex, riferibili all'ultimo decennio del XIX secolo e anteriori al restauro messo in opera da Nestore Leoni nel 1917. Del set illustrativo originale lo studio presenta una lettura essenzialmente codicologico-materiale. Prelude a uno studio più strettamente iconologico, parzialmente anticipato negli interventi di due convegni internazionali (Porec' 2013, Roma 2016).
2019
978-88-492-3765-8
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