Il contributo prende in esame la Chiamata e il Sacrificio di Gedeone, una delle scene più controverse del ciclo affrescato di Sant'Angelo in Formis. L'immagine presenta un soggetto piuttosto raro nell'iconografia veterotestamentaria, tanto bizantina che occidentale. L'innesto di questo episodio nella sequenza di Sant'Angelo in Formis ha sollecitato molti interrogativi in relazione alla struttura del programma e alla data di realizzazione del ciclo pittorico, alimentando il sospetto che il suo inserimento nella parete di controfacciata della chiesa possa essere frutto di un prolungamento dei lavori o di una ripresa tardiva del cantiere, contemporanea o persino successiva alla morte di Desiderio di Montecassino (Toubert 1990, Gunhouse 1991, Toubert 1997). L'analisi delle diverse varianti che l'episodio biblico sembra conoscere nella tradizione figurativa occidentale e bizantina - unita a una più generale rilettura del senso che la scena assume all'interno della sequenza tifatina - offre nuovi spunti per spiegarne la presenza all'interno del ciclo affrescato e fuga ogni dubbio circa la sua contestualità al progetto decorativo originale.
Il terebinto e l’angelo. La storia di Gedeone a Sant’Angelo in Formis
SPECIALE, Lucinia
2015-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame la Chiamata e il Sacrificio di Gedeone, una delle scene più controverse del ciclo affrescato di Sant'Angelo in Formis. L'immagine presenta un soggetto piuttosto raro nell'iconografia veterotestamentaria, tanto bizantina che occidentale. L'innesto di questo episodio nella sequenza di Sant'Angelo in Formis ha sollecitato molti interrogativi in relazione alla struttura del programma e alla data di realizzazione del ciclo pittorico, alimentando il sospetto che il suo inserimento nella parete di controfacciata della chiesa possa essere frutto di un prolungamento dei lavori o di una ripresa tardiva del cantiere, contemporanea o persino successiva alla morte di Desiderio di Montecassino (Toubert 1990, Gunhouse 1991, Toubert 1997). L'analisi delle diverse varianti che l'episodio biblico sembra conoscere nella tradizione figurativa occidentale e bizantina - unita a una più generale rilettura del senso che la scena assume all'interno della sequenza tifatina - offre nuovi spunti per spiegarne la presenza all'interno del ciclo affrescato e fuga ogni dubbio circa la sua contestualità al progetto decorativo originale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.