Tra le aree urbane maggiormente indagate da un punto di vista archeozoologico vi è la città di Roma. Tuttavia i prodotti animali che venivano consumati in città provenivano di solito da luoghi di produzione extraurbani, ciò significa che lo studio dei materiali faunistici rinvenuti in città fornisce soprattutto indicazioni sui consumi alimentari ma non è detto che rifletta appieno le pratiche di allevamento strettamente legate all’esigenza del mercato carneo. Lo scopo di questo lavoro è quindi quello di confrontare i dati provenienti dagli scavi urbani medievali con quelli dei centri più piccoli sparsi nella regione. Si sono quindi valutati sia l’apporto degli animali all’alimentazione che i prodotti dell’animale vivente quali lana, latte e forza motrice. Si prende inoltre in esame la presenza, nel corso del medioevo, di due specie animali alloctone: il bufalo e il cammello.
Lo sfruttamento degli animali domestici a Roma e nel Lazio nel Medioevo
DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo
2016-01-01
Abstract
Tra le aree urbane maggiormente indagate da un punto di vista archeozoologico vi è la città di Roma. Tuttavia i prodotti animali che venivano consumati in città provenivano di solito da luoghi di produzione extraurbani, ciò significa che lo studio dei materiali faunistici rinvenuti in città fornisce soprattutto indicazioni sui consumi alimentari ma non è detto che rifletta appieno le pratiche di allevamento strettamente legate all’esigenza del mercato carneo. Lo scopo di questo lavoro è quindi quello di confrontare i dati provenienti dagli scavi urbani medievali con quelli dei centri più piccoli sparsi nella regione. Si sono quindi valutati sia l’apporto degli animali all’alimentazione che i prodotti dell’animale vivente quali lana, latte e forza motrice. Si prende inoltre in esame la presenza, nel corso del medioevo, di due specie animali alloctone: il bufalo e il cammello.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.