Il saggio intende procedere alla definizione di una fenomenologia della teoria-e-prassi pedagogica. Fenomenologia che si è precisata all’interno dei lavori del Gruppo di Pedagogia teorica della Siped. Il saggio definisce un particolare "passaggio" della questione del rapporto tra teoria e prassi che si allontana convintamente dalla prospettiva di produrre considerazioni alternativamente sbilanciate in riferimento a uno solo di questi due antinomi della dinamica formativa. L’obiettivo è, invece, cercare di identificare alcune forme che possono essere considerate tipiche del movimento "tra" detti antinomi. A tal fine, si ricorre ad autori e argomentazioni anche estranei al sapere pedagogico ma che possono essere funzionalmente interpretate e intenzionate come “fonti”. Tutto ciò perché, in un periodo di profondo rinnovamento (condiviso o meno) e di altrettanto profonda trasformazione delle scienze umane e, più in particolare, di quelle dell’educazione, si ritiene necessario “fermare l’istante” per descrivere alcune dinamiche, non fisse ma verosimilmente stabili, che a nostro parere contrassegnano e caratterizzano il topos teoria-e-prassi. L’analisi descrittiva che si propone intende sensibilizzare gli stessi attori dell'azione e riflessione sul processo formativo alle dinamiche complesse e spesso sotterranee che si accompagnano al realizzarsi dei passaggi tra teoria e prassi.
Il rapporto teoria/prassi nei paradigmi pedagogici. Il paradigma post-strutturalista
ANNACONTINI, Giuseppe
2016-01-01
Abstract
Il saggio intende procedere alla definizione di una fenomenologia della teoria-e-prassi pedagogica. Fenomenologia che si è precisata all’interno dei lavori del Gruppo di Pedagogia teorica della Siped. Il saggio definisce un particolare "passaggio" della questione del rapporto tra teoria e prassi che si allontana convintamente dalla prospettiva di produrre considerazioni alternativamente sbilanciate in riferimento a uno solo di questi due antinomi della dinamica formativa. L’obiettivo è, invece, cercare di identificare alcune forme che possono essere considerate tipiche del movimento "tra" detti antinomi. A tal fine, si ricorre ad autori e argomentazioni anche estranei al sapere pedagogico ma che possono essere funzionalmente interpretate e intenzionate come “fonti”. Tutto ciò perché, in un periodo di profondo rinnovamento (condiviso o meno) e di altrettanto profonda trasformazione delle scienze umane e, più in particolare, di quelle dell’educazione, si ritiene necessario “fermare l’istante” per descrivere alcune dinamiche, non fisse ma verosimilmente stabili, che a nostro parere contrassegnano e caratterizzano il topos teoria-e-prassi. L’analisi descrittiva che si propone intende sensibilizzare gli stessi attori dell'azione e riflessione sul processo formativo alle dinamiche complesse e spesso sotterranee che si accompagnano al realizzarsi dei passaggi tra teoria e prassi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.