Il presente contributo, per la prima volta pubblicato in un mio volume dal titolo Evocazione e parola enunciativa. Per una stilistica ermeneutica del testo letterario (Lecce, Milella, 2014, pp. 213), in cui sono raccolti altri saggi, concentrati su una rilettura in chiave ermeneutica dell’enunciazione letteraria, giù usciti su riviste e libri miscellanei nel 2009 e 2010, si sofferma sulla stilistica espressiva di Charles Bally, approfondendo i concetti di stile, evocazione semantica, lingua emozionale, interiettiva, forma espressiva delle “idées-formes”, costitutiva, quest’ultima, degli stilemi grammaticali presenti nel testo letterario. Particolare rilevanza viene data al segno grammaticale ed allo scarto sintattico della scrittura letteraria, in particolare poetica: la grammatica intesa come “logique appliquée au langage”, forma significante, dunque, espressiva di un’intensità di senso emozionale, vissuto, da parte dell’io poetante, in cui è da cogliere un’ermeneutica della tensività nei confronti del milieu culturale-sociale d’appartenenza, oltre che un oltrepassamento delle relazioni logiche di causa-effetto, proprie della lingua comunicativa a carattere intellettivo, gnoseologico.
Espressività linguistica e pensées vécues: riflessioni sulla stilistica d'évocation di Charles Bally
AUGIERI, Carlo Alberto
2014-01-01
Abstract
Il presente contributo, per la prima volta pubblicato in un mio volume dal titolo Evocazione e parola enunciativa. Per una stilistica ermeneutica del testo letterario (Lecce, Milella, 2014, pp. 213), in cui sono raccolti altri saggi, concentrati su una rilettura in chiave ermeneutica dell’enunciazione letteraria, giù usciti su riviste e libri miscellanei nel 2009 e 2010, si sofferma sulla stilistica espressiva di Charles Bally, approfondendo i concetti di stile, evocazione semantica, lingua emozionale, interiettiva, forma espressiva delle “idées-formes”, costitutiva, quest’ultima, degli stilemi grammaticali presenti nel testo letterario. Particolare rilevanza viene data al segno grammaticale ed allo scarto sintattico della scrittura letteraria, in particolare poetica: la grammatica intesa come “logique appliquée au langage”, forma significante, dunque, espressiva di un’intensità di senso emozionale, vissuto, da parte dell’io poetante, in cui è da cogliere un’ermeneutica della tensività nei confronti del milieu culturale-sociale d’appartenenza, oltre che un oltrepassamento delle relazioni logiche di causa-effetto, proprie della lingua comunicativa a carattere intellettivo, gnoseologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.