La terza serie delle Lupienses offre nuovo combustibile allo studio dell’opera di Dante e della sua tradizione, in alcuni casi sparigliando i dati critici ricevuti da una lunga esegesi di settore: Andrea Mazzucchi propone correzioni, aggiustamenti e nuove aperture critiche sulle possibilità espressive del Convivio; Francesco Bausi, rileggendo il canto I dell'Inferno, scoraggia l'eccesso interpretativo e sovraletterale della tradizione mostrando le aporie della critica tradizionale; Domenico Cofano illustra con abbondanza di dati la formazione e lo sviluppo del mito di Francesca da Rimini nell'Ottocento, romantico e non; Elisa Brilli svela nel XXVI canto del Purgatorio la presenza intertestuale di luoghi determinanti delle Confessioni di S. Agostino, che riportano la materia dantesca alla tematica della "conversione" e ai suoi modi; infine, Fabio Moliterni porta alla luce gli elusivi rapporti di Emilio Sereni con l'opera dantesca, contributo importante per la definizione di un «dantismo» contemporaneo tutt'altro che esaltatorio e banale.

Lectura Dantis Lupiensis vol. 3 - 2014

PUCCETTI, Valter Leonardo
2015-01-01

Abstract

La terza serie delle Lupienses offre nuovo combustibile allo studio dell’opera di Dante e della sua tradizione, in alcuni casi sparigliando i dati critici ricevuti da una lunga esegesi di settore: Andrea Mazzucchi propone correzioni, aggiustamenti e nuove aperture critiche sulle possibilità espressive del Convivio; Francesco Bausi, rileggendo il canto I dell'Inferno, scoraggia l'eccesso interpretativo e sovraletterale della tradizione mostrando le aporie della critica tradizionale; Domenico Cofano illustra con abbondanza di dati la formazione e lo sviluppo del mito di Francesca da Rimini nell'Ottocento, romantico e non; Elisa Brilli svela nel XXVI canto del Purgatorio la presenza intertestuale di luoghi determinanti delle Confessioni di S. Agostino, che riportano la materia dantesca alla tematica della "conversione" e ai suoi modi; infine, Fabio Moliterni porta alla luce gli elusivi rapporti di Emilio Sereni con l'opera dantesca, contributo importante per la definizione di un «dantismo» contemporaneo tutt'altro che esaltatorio e banale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/393272
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