L'opera presenta l'esito di un lungo ciclo di ricerche, dedicato all'origine e all'evoluzione delle immagini d'autorità circolate nel Mezzogiorno d'Italia tra l'alto e il basso medioevo. L'indagine mirava ad illuminare modelli formali e simbologia del programma iconografico del "Castello delle Torri": la grande porta fortificata che Federico II fece costruire tra il 1234 e il 1239 a protezione dell’ingresso settentrionale di Capua. La fronte esterna di questo massiccio organismo architettonico – un’imponente macchina difensiva, avveniristica per l’epoca – era ornata da un complesso fastigio di elementi scolpiti, dominato dalla figura dell’imperatore paludato all’antica e considerato da sempre una sorta di manifesto della sua ideologia imperiale. Alle spalle di questo singolare complesso decorativo si ricompone una singolare genealogia dell’immagine d’autorità, documentata attraverso una civiltà artistica, quella italomeridionale, tradizionalmente giudicata periferica e generalmente trascurata dalle ricerche sulla Herrschaftssymbolik dell'Occidente latino. In questo contesto, il tema trionfale che accompagnava il grande ritratto monumentale di Federico II sistemato sulla fronte del “Castello delle Torri” trova una chiave d’interpretazione nuova e per molti aspetti inedita. Se ne ritrovano le premesse in un percorso visivo che prende avvio dalle edizioni illustrate delle Leges Langobardorum per culminare nella 'renovatio' sveva.
Immagini per la storia. Ideologia e rappresentazione del potere nel Mezzogiorno medievale
SPECIALE, Lucinia
2014-01-01
Abstract
L'opera presenta l'esito di un lungo ciclo di ricerche, dedicato all'origine e all'evoluzione delle immagini d'autorità circolate nel Mezzogiorno d'Italia tra l'alto e il basso medioevo. L'indagine mirava ad illuminare modelli formali e simbologia del programma iconografico del "Castello delle Torri": la grande porta fortificata che Federico II fece costruire tra il 1234 e il 1239 a protezione dell’ingresso settentrionale di Capua. La fronte esterna di questo massiccio organismo architettonico – un’imponente macchina difensiva, avveniristica per l’epoca – era ornata da un complesso fastigio di elementi scolpiti, dominato dalla figura dell’imperatore paludato all’antica e considerato da sempre una sorta di manifesto della sua ideologia imperiale. Alle spalle di questo singolare complesso decorativo si ricompone una singolare genealogia dell’immagine d’autorità, documentata attraverso una civiltà artistica, quella italomeridionale, tradizionalmente giudicata periferica e generalmente trascurata dalle ricerche sulla Herrschaftssymbolik dell'Occidente latino. In questo contesto, il tema trionfale che accompagnava il grande ritratto monumentale di Federico II sistemato sulla fronte del “Castello delle Torri” trova una chiave d’interpretazione nuova e per molti aspetti inedita. Se ne ritrovano le premesse in un percorso visivo che prende avvio dalle edizioni illustrate delle Leges Langobardorum per culminare nella 'renovatio' sveva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.