Nell'ambito del Progetto, avviato in base ad un protocollo d’intesa stipulato in data 11.01.2013, con durata triennale, tra il Museo Archeologico dell’Istria - Arheološkog muzeja Istre (AMI), il Museo Civico di Umago - Muzej grada Umaga, il Dipartimento di Studi Umanistici – DiSU dell’Università di Trieste e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, sono state condotte tre campagne di ricerche archeologiche subacquee e costiere nell’area portuale di Savudrija/Salvore, presso Umag/Umago, con la direzione scientifica di Ida Koncani (AMI) e Rita Auriemma (UniSalento), affiancate da ricercatori, collaboratori e studenti italiani e croati. I risultati attesi erano la completa documentazione delle strutture sommerse, il posizionamento topografico delle strutture ancora visibili lungo la linea di riva (muri e c.d. “cisterna”), il reperimento di riferimenti cronologici per l’impianto e la frequentazione del bacino e delle infrastrutture portuali, l’identificazione della destinazione d’uso. Gli obiettivi principali erano lo studio del paesaggio costiero in età romana, con la ricostruzione del profilo antico e dei modi, delle forme e delle fasi del suo popolamento, e la contestualizzazione del sito nel territorio dell’Istria nord-occidentale, attraverso l’analisi del rapporto tra scalo, risorse marittime e hinterland agricolo.

Progetto internazionale di ricerche archeologiche subacquee e costiere del sito di Salvore/Savudrija, Umag/Umago, Istria, Croazia (2013; in corso).

AURIEMMA, Rita;
2013-01-01

Abstract

Nell'ambito del Progetto, avviato in base ad un protocollo d’intesa stipulato in data 11.01.2013, con durata triennale, tra il Museo Archeologico dell’Istria - Arheološkog muzeja Istre (AMI), il Museo Civico di Umago - Muzej grada Umaga, il Dipartimento di Studi Umanistici – DiSU dell’Università di Trieste e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, sono state condotte tre campagne di ricerche archeologiche subacquee e costiere nell’area portuale di Savudrija/Salvore, presso Umag/Umago, con la direzione scientifica di Ida Koncani (AMI) e Rita Auriemma (UniSalento), affiancate da ricercatori, collaboratori e studenti italiani e croati. I risultati attesi erano la completa documentazione delle strutture sommerse, il posizionamento topografico delle strutture ancora visibili lungo la linea di riva (muri e c.d. “cisterna”), il reperimento di riferimenti cronologici per l’impianto e la frequentazione del bacino e delle infrastrutture portuali, l’identificazione della destinazione d’uso. Gli obiettivi principali erano lo studio del paesaggio costiero in età romana, con la ricostruzione del profilo antico e dei modi, delle forme e delle fasi del suo popolamento, e la contestualizzazione del sito nel territorio dell’Istria nord-occidentale, attraverso l’analisi del rapporto tra scalo, risorse marittime e hinterland agricolo.
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