Nell’ambito del Progetto Storie dal mare (Università di Trieste- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia), è stato condotto un programma di ricerche nella Laguna di Marano (Ud); ubicata in corrispondenza dello sbocco a mare di alcuni dei principali corsi d’acqua anticamente navigabili, l’area lagunare e perilagunare fu interessata nelle varie epoche da un’intensa antropizzazione - già dal Neolitico - e da un rilevante ruolo commerciale connesso con lo sfruttamento delle vie d’acqua fluviali, evidente soprattutto in età romana. Dopo le ricerche preliminari si sono avviate indagini in vari siti della laguna oggi sommersi o semisommersi; le attività subacquee hanno interessato l’insediamento sull’isola di Bioni, le strutture presso l’isola di S. Andrea, un vano con pavimentazione musiva documentato a Piere d’Isela, i resti di Piere del Ficariol, l’eccezionale complesso edilizio a Piere del Tribel, con vari ambienti, forse destinati anche all’immagazzinamento di merci. Le indagini geoarcheologiche restituiscono un paesaggio profondamente diverso, con varie presenze disposte lungo i canali che in antico rendevano la laguna “cerniera” tra vie di mare e vie di terra.

Alle porte del mare. La laguna di Marano in età romana

AURIEMMA, Rita;
2013-01-01

Abstract

Nell’ambito del Progetto Storie dal mare (Università di Trieste- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia), è stato condotto un programma di ricerche nella Laguna di Marano (Ud); ubicata in corrispondenza dello sbocco a mare di alcuni dei principali corsi d’acqua anticamente navigabili, l’area lagunare e perilagunare fu interessata nelle varie epoche da un’intensa antropizzazione - già dal Neolitico - e da un rilevante ruolo commerciale connesso con lo sfruttamento delle vie d’acqua fluviali, evidente soprattutto in età romana. Dopo le ricerche preliminari si sono avviate indagini in vari siti della laguna oggi sommersi o semisommersi; le attività subacquee hanno interessato l’insediamento sull’isola di Bioni, le strutture presso l’isola di S. Andrea, un vano con pavimentazione musiva documentato a Piere d’Isela, i resti di Piere del Ficariol, l’eccezionale complesso edilizio a Piere del Tribel, con vari ambienti, forse destinati anche all’immagazzinamento di merci. Le indagini geoarcheologiche restituiscono un paesaggio profondamente diverso, con varie presenze disposte lungo i canali che in antico rendevano la laguna “cerniera” tra vie di mare e vie di terra.
2013
978-88-97557-81-4
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