Il volume ricostruisce dal punto di vista giuridico il mosaico delle relazioni euromediterranee: politica europea di vicinato, accordi di associazione, politica estera e di sicurezza comune, passate e presenti esperienze di partenariato fino alla più recente Unione per il Mediterraneo. L’atteggiarsi delle relazioni tra le diverse sponde del Mare nostrum emerge in tutta la sua complessità, fatta di continue oscillazioni tra la dimensione bilaterale e quella multilaterale. Sarebbe riduttivo, oltre che geograficamente improprio, definirlo un rapporto tra una sponda nord ed una sponda sud. Non solo si escluderebbe la sponda orientale, ma si semplificherebbe eccessivamente un quadro fatto di realtà eterogenee. Forse la distinzione che meglio si attaglia è quella tra una sponda integrata – l’Unione – ed una fortemente disgregata, percorsa soprattutto a sud da fortissime tensioni sia all’interno dei singoli Paesi che tra di loro. Nonostante i venti di guerra e le tensioni politiche di varia natura – su dossier prevalentemente tecnici ma tutt’altro che irrilevanti – l’attività dell’Unione per il Mediterraneo continua. Come il volume illustra chiaramente, la cooperazione euromediterranea rimane, più che mai, un tema di attualità per necessità tanto politiche quanto economiche.

le relazioni euro-mediterranee. dai primi accordi all'Unione per il Mediterraneo.

CAFARO, Susanna Maria
2013-01-01

Abstract

Il volume ricostruisce dal punto di vista giuridico il mosaico delle relazioni euromediterranee: politica europea di vicinato, accordi di associazione, politica estera e di sicurezza comune, passate e presenti esperienze di partenariato fino alla più recente Unione per il Mediterraneo. L’atteggiarsi delle relazioni tra le diverse sponde del Mare nostrum emerge in tutta la sua complessità, fatta di continue oscillazioni tra la dimensione bilaterale e quella multilaterale. Sarebbe riduttivo, oltre che geograficamente improprio, definirlo un rapporto tra una sponda nord ed una sponda sud. Non solo si escluderebbe la sponda orientale, ma si semplificherebbe eccessivamente un quadro fatto di realtà eterogenee. Forse la distinzione che meglio si attaglia è quella tra una sponda integrata – l’Unione – ed una fortemente disgregata, percorsa soprattutto a sud da fortissime tensioni sia all’interno dei singoli Paesi che tra di loro. Nonostante i venti di guerra e le tensioni politiche di varia natura – su dossier prevalentemente tecnici ma tutt’altro che irrilevanti – l’attività dell’Unione per il Mediterraneo continua. Come il volume illustra chiaramente, la cooperazione euromediterranea rimane, più che mai, un tema di attualità per necessità tanto politiche quanto economiche.
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