Il pregiudizio subito dal concepito è stato al centro di una complessa sentenza che, misuratasi con i precedenti e con la dottrina precedente, consolida la tesi negazionista riguardo tanto alla soggettività giuridica del concepito (anticipata da Cass. civ., 3 maggio 2011, n. 9700) quanto al suo presunto diritto di non nascere se non sano, tant'è che, senza indebolirne la posizione, lo considera oggetto di tutela necessaria fino alla nascita.

Dalla sacralità della vita alla rilevanza della qualità della vita. Nota a Cass., 2 ottobre 2012, n. 16574

GORGONI, MARILENA
2013-01-01

Abstract

Il pregiudizio subito dal concepito è stato al centro di una complessa sentenza che, misuratasi con i precedenti e con la dottrina precedente, consolida la tesi negazionista riguardo tanto alla soggettività giuridica del concepito (anticipata da Cass. civ., 3 maggio 2011, n. 9700) quanto al suo presunto diritto di non nascere se non sano, tant'è che, senza indebolirne la posizione, lo considera oggetto di tutela necessaria fino alla nascita.
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