Obiettivi. La Varicella è una malattia virale, acuta ed altamente contagiosa. L’infezione, di modesta gravità nei bambini, può causare gravi complicanze (infezioni batteriche secondarie, encefaliti, polmoniti) negli adulti e nei gruppi a rischio, come neonati, donne in gravidanza, soggetti immunodepressi ed operatori sanitari (OS). L’infezione ha un’incubazione di 2 o 3 settimane, poi esordisce con un esantema cutaneo (o rash), febbre non elevata e lievi mal di testa. L’esantema col passare dei giorni si trasforma: prima compaiono piccole papule pruriginose su testa, tronco, viso e arti, poi vescicole, pustole ed, infine, croste granulari, destinate a cadere. La Varicella, se contratta in determinati periodi della gestazione, può comportare severe complicanze. Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la prevalenza dell’infezione da VZV nelle donne in gravidanza al fine di valutare la possibilità di estendere la vaccinazione a questi soggetti. Metodi. Lo studio è stato condotto utilizzando sieri di donne gravide salentine su partecipazione volontaria in collaborazione con i reparti di Ginecologia ed Ostetricia della ASL di Lecce. A ciascun soggetto coinvolto è stato somministrato un questionario per la raccolta di informazioni socio-demografiche e cliniche. Il dosaggio degli anticorpi anti-VZV è stato effettuato con un micrometodo immunoenzimatico (ELISA). Risultati. Sono stati analizzati 539 campioni di siero, di cui 482 (89,4%) sono risultati positivi al test, 55 negativi e 2 border-line. L’età media delle donne in gravidanza era 31,2±5,0 anni. La suscettibilità alla VZV è risultata pari al 10,6%. La prevalenza degli anticorpi IgG aumenta significativamente (chi-quadrato= 11,6; p< 0,05) con l’aumentare dell’età; da 62,5% nella fascia di età 15-19 anni fino a 94,4% nella fascia di età 40-49 anni. Il Titolo Geometrico Medio (GMT) delle donne immuni mostra elevati livelli di anticorpi in tutte le fasce d’età (3290,4 ± 1921,2 mUI/mL), ma decresce dalla fascia 20-24 anni all’aumentare dell’età. 436 (80,9%) donne hanno compilato il questionario non evidenziando alcuna differenza significativa nei tassi di prevalenza per area di residenza, nazionalità e livello di educazione. Conclusioni. L’elevato numero di donne suscettibili evidenzia la necessità di implementare adeguati programmi di informazione e prevenzione. Lo studio, inoltre, avvalora l’ipotesi di estendere la vaccinazione anti-VZV alle donne in età fertile ancora suscettibili, al fine di ridurre il rischio di varicella congenita e perinatale. Ciò comporterebbe, tra l’altro, una riduzione dei costi legati all’assistenza sanitaria associati all’infezione.

Suscettibilità al virus della varicella zoster in donne in gravidanza nella provincia di Lecce.

GUIDO, Marcello;DE DONNO, Maria Antonella;QUATTROCCHI, MANUELA;CAMPILONGO, FEDERICA;
2012-01-01

Abstract

Obiettivi. La Varicella è una malattia virale, acuta ed altamente contagiosa. L’infezione, di modesta gravità nei bambini, può causare gravi complicanze (infezioni batteriche secondarie, encefaliti, polmoniti) negli adulti e nei gruppi a rischio, come neonati, donne in gravidanza, soggetti immunodepressi ed operatori sanitari (OS). L’infezione ha un’incubazione di 2 o 3 settimane, poi esordisce con un esantema cutaneo (o rash), febbre non elevata e lievi mal di testa. L’esantema col passare dei giorni si trasforma: prima compaiono piccole papule pruriginose su testa, tronco, viso e arti, poi vescicole, pustole ed, infine, croste granulari, destinate a cadere. La Varicella, se contratta in determinati periodi della gestazione, può comportare severe complicanze. Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la prevalenza dell’infezione da VZV nelle donne in gravidanza al fine di valutare la possibilità di estendere la vaccinazione a questi soggetti. Metodi. Lo studio è stato condotto utilizzando sieri di donne gravide salentine su partecipazione volontaria in collaborazione con i reparti di Ginecologia ed Ostetricia della ASL di Lecce. A ciascun soggetto coinvolto è stato somministrato un questionario per la raccolta di informazioni socio-demografiche e cliniche. Il dosaggio degli anticorpi anti-VZV è stato effettuato con un micrometodo immunoenzimatico (ELISA). Risultati. Sono stati analizzati 539 campioni di siero, di cui 482 (89,4%) sono risultati positivi al test, 55 negativi e 2 border-line. L’età media delle donne in gravidanza era 31,2±5,0 anni. La suscettibilità alla VZV è risultata pari al 10,6%. La prevalenza degli anticorpi IgG aumenta significativamente (chi-quadrato= 11,6; p< 0,05) con l’aumentare dell’età; da 62,5% nella fascia di età 15-19 anni fino a 94,4% nella fascia di età 40-49 anni. Il Titolo Geometrico Medio (GMT) delle donne immuni mostra elevati livelli di anticorpi in tutte le fasce d’età (3290,4 ± 1921,2 mUI/mL), ma decresce dalla fascia 20-24 anni all’aumentare dell’età. 436 (80,9%) donne hanno compilato il questionario non evidenziando alcuna differenza significativa nei tassi di prevalenza per area di residenza, nazionalità e livello di educazione. Conclusioni. L’elevato numero di donne suscettibili evidenzia la necessità di implementare adeguati programmi di informazione e prevenzione. Lo studio, inoltre, avvalora l’ipotesi di estendere la vaccinazione anti-VZV alle donne in età fertile ancora suscettibili, al fine di ridurre il rischio di varicella congenita e perinatale. Ciò comporterebbe, tra l’altro, una riduzione dei costi legati all’assistenza sanitaria associati all’infezione.
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