Il contributo analizza in chiave critica la categoria giuridica dei "contratti misti" nel diritto europeo e nazionale dei contratti pubblici, muovendo dal diritto comunitario e dai due criteri da esso codificati in materia: il valore economico (sul piano quantitativo) e la principalità/accessorietà (sul piano qualitativo). La ratio sottesa alla disciplina comunitaria dei contratti misti è individuata in due pilastri assiologici: la certezza del regime giuridico e la tutela della concorrenza. Il contributo dimostra che, alla luce del recepimento del modello comunitario nell'ordinamento italiano, la categoria pubblicistica dei contratti misti è irriducibile al modello civilistico. Il contributo, dopo aver perimetrato l’ambito di applicazione dell’art. 14 del D.Lgs. 163/2006 rispetto agli appalti e alle concessioni, si sofferma sui criteri del valore economico e della principalità/accessorietà nell’art. 14. La principalità/accessorietà è ricostruita distinguendo tra l'intenzione soggettiva della stazione appaltante e la strutturazione oggettiva del complesso delle prescrizioni della lex specialis. Si analizza infine la regola di chiusura di cui al comma 4 dell'art. 14, ossia il limite di tolleranza dell’eterogeneità nel contratto misto pubblicistico, caratterizzato dalla dialettica accorpamento vs. scissione.
Art. 14. Contratti misti.
MONTEDURO, MASSIMO
2013-01-01
Abstract
Il contributo analizza in chiave critica la categoria giuridica dei "contratti misti" nel diritto europeo e nazionale dei contratti pubblici, muovendo dal diritto comunitario e dai due criteri da esso codificati in materia: il valore economico (sul piano quantitativo) e la principalità/accessorietà (sul piano qualitativo). La ratio sottesa alla disciplina comunitaria dei contratti misti è individuata in due pilastri assiologici: la certezza del regime giuridico e la tutela della concorrenza. Il contributo dimostra che, alla luce del recepimento del modello comunitario nell'ordinamento italiano, la categoria pubblicistica dei contratti misti è irriducibile al modello civilistico. Il contributo, dopo aver perimetrato l’ambito di applicazione dell’art. 14 del D.Lgs. 163/2006 rispetto agli appalti e alle concessioni, si sofferma sui criteri del valore economico e della principalità/accessorietà nell’art. 14. La principalità/accessorietà è ricostruita distinguendo tra l'intenzione soggettiva della stazione appaltante e la strutturazione oggettiva del complesso delle prescrizioni della lex specialis. Si analizza infine la regola di chiusura di cui al comma 4 dell'art. 14, ossia il limite di tolleranza dell’eterogeneità nel contratto misto pubblicistico, caratterizzato dalla dialettica accorpamento vs. scissione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.