Il saggio indaga il carattere sacrale (religioso, liturgico, devozionale) fondativo della cultura afroamericana, sia nelle sue espressioni sincretistiche che in quelle originali e “laiche” prodotte sul suolo americano, mostrando come l’afroamericano delle origini sviluppi determinate pratiche comunicative a partire dalla sua concezione del sacro e della ritualità, per riorganizzare di conseguenza il suo linguaggio e la propria musica. Alla luce di questo presupposto, l’universo comunicativo afroamericano appare percorso da una spiccata tendenza metalinguistica, a partire da un costante lavoro di riadattamento, reinvenzione e riproposizione - in una parola, “metamorfosi” - di pratiche comunicative che hanno la propria scaturigine nella concezione africana del sacro e nel suo codice rituale. Analoghe premesse sono in grado di spiegare sia l’alto tasso di rappresentazione simbolica e metaforica presente in vari aspetti dell’espressione afroamericana - narratologica, lirica, musicale -, sia quella “tendenza musicotropica” che, attraverso precisi procedimenti retorici, tende a creare “segnali densi”, semioticamente intesi, dove elementi dell’espressività musicale si insinuano anche in altre espressioni linguistiche e comunicative.

Le metamorfosi del sacro nella cultura afroamericana

SALVATORE, Gianfranco
1980-01-01

Abstract

Il saggio indaga il carattere sacrale (religioso, liturgico, devozionale) fondativo della cultura afroamericana, sia nelle sue espressioni sincretistiche che in quelle originali e “laiche” prodotte sul suolo americano, mostrando come l’afroamericano delle origini sviluppi determinate pratiche comunicative a partire dalla sua concezione del sacro e della ritualità, per riorganizzare di conseguenza il suo linguaggio e la propria musica. Alla luce di questo presupposto, l’universo comunicativo afroamericano appare percorso da una spiccata tendenza metalinguistica, a partire da un costante lavoro di riadattamento, reinvenzione e riproposizione - in una parola, “metamorfosi” - di pratiche comunicative che hanno la propria scaturigine nella concezione africana del sacro e nel suo codice rituale. Analoghe premesse sono in grado di spiegare sia l’alto tasso di rappresentazione simbolica e metaforica presente in vari aspetti dell’espressione afroamericana - narratologica, lirica, musicale -, sia quella “tendenza musicotropica” che, attraverso precisi procedimenti retorici, tende a creare “segnali densi”, semioticamente intesi, dove elementi dell’espressività musicale si insinuano anche in altre espressioni linguistiche e comunicative.
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